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giovedì 23 maggio 2019

Cinquantaduemila migranti detenuti alla frontiera USA. Molti in isolamento ingiustificato da mesi

L'Osservatore Romano
Sono 52.000 gli immigrati detenuti dall'Immigration and Customs Enforcement (Ice) degli Stati Uniti. A darne notizia ai media locali sono stati alcuni funzionari, secondo i quali si riscontra un numero record, che ha registrato un picco rispetto a due settimane fa, quando erano circa 49 mila. Si tratta di persone che tentando di entrare nel paese, bloccate in alcuni casi per settimane o mesi anche in celle di isolamento.




Il sovraffollamento delle strutture di detenzione temporanea insieme alle lentezze nelle pratiche burocratiche per esaminare le richieste di asilo comportano notevoli disagi e sofferenze per i migranti. 


Ma a preoccupare sono soprattutto le misure di isolamento a cui sarebbero sottoposti. Numerosi i casi registrati di persone colpite da ansia, rabbia, depressione e impulsi suicidi. 

Secondo un rapporto della piattaforma informativa sul web 7he Intercept, specializzata sul tema, migliaia di immigrati sarebbero stati costretti a stare in isolamento anche per reati minori. "I funzionari dell'immigrazione - si legge stanno usando l'isolamento come punizione standard invece che come ultima risorsa, costringendo le persone a stare 23 ore al giorno da sole anche per mesi".

A denunciare questo dramma è anche il rapporto pubblicato negli ultimi giorni dal consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (con sede a Washington), nel quale si evidenzia che migliaia di immigrati di diverse nazionalità detenuti dalle autorità statunitensi hanno trascorso più di quindici giorni e, in decine di casi, fino a un anno, o anche oltre, in isolamento.

Più della metà dei detenuti provengono da Messico, El Salvador, Honduras e Guatemala. 

L'Ice, rivela il rapporto, utilizza l'isolamento come strumento per perseguire e punire "anche i detenuti più vulnerabili per settimane e mesi", nonostante le proprie linee guida mettano in guardia che "si tratta di una misura seria che richiede un'attenta valutazione delle alternative".

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