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domenica 19 maggio 2019

Sequestrata la Sea Watch dal procuratore Patronaggio, e i migranti scendono. L'ira di Salvini.

Ansa
La nave al largo dell'isola in acque italiane. Intanto le chiese protestanti fanno sapere di essere pronte a ospitare i migranti.



Scatta il sequestro della Sea Watch ferma da due giorni al largo di Lampedusa e i 47 migranti a bordo vengono fatti sbarcare. La svolta arriva nonostante il no ripetuto per tutto il giorno da Matteo Salvini, e ribadito con forza dopo il sequestro: "Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato: se questo procuratore autorizza lo sbarco, io vado fino in fondo".
 


Il riferimento è al procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio: il blocco dell'imbarcazione, infatti, è finalizzato a fare i necessari accertamenti e a verificare se la condotta del comandante della nave abbia violato la legge. Ma porta con sé anche lo sbarco dei migranti che "messi in salvo saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per la identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria" ha detto Patronaggio.

Matteo Salvini assiste in diretta tv allo sbarco dei migranti dalla nave Sea Watch 3. E' in diretta a L'Arena su La7, quando una telecamera che trasmette immagini in diretta mostra alcuni migranti, con giubbotto di salvataggio, che scendono in porto da un'imbarcazione della Capitaneria di porto. "Qualcuno l'ordine lo avrà dato. Questo qualcuno ne dovrà rispondere", si irrita il ministro. Il M5s fa sapere che non sono stati i suoi ministri. Ma Salvini insiste: "Chiunque sia stato ne risponderà davanti agli italiani".

I 45 migranti rimasti sulla Sea Watch stanno arrivando a piccoli gruppi su gommoni della capitaneria di porto sul molo del porto di Lampedusa. Le prime persone, fatte salire sui natanti con giubbotto salvagente, dopo la procedura di routine saranno portate al centro di accoglienza dell'isola. Due migranti, un disabile e una donna incinta, erano già stati portati sull'isola perché bisognosi di cure.

"Chi è che li ha autorizzati a sbarcare? Io no, non ho autorizzato niente, deve essere qualcun altro. Io sorrido ma è grave. Perché siamo un Paese sovrano con leggi, regole, una storia e nessuna associazione privata se ne può disinteressare. Qualcuno quell'ordine lo avrà dato. Questo qualcuno ne deve rispondere". Lo dice Matteo Salvini a Non è l'Arena, su La7, commentando le fonti M5s che affermano che nessun ministro pentastellato ha autorizzato lo sbarco della Sea Watch 3.


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