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lunedì 4 settembre 2017

Marocco. Grazia reale per 665 detenuti in occasione della Festa del sacrificio

Nova
In occasione della Festa islamica del sacrificio (Eid al Adha), il re del Marocco, Mohammed VI, ha emanato un decreto di grazia che riguarda 665 detenuti. Alcuni di questi sono sotto custodia e altri sono liberi dopo essere stati condannati da vari tribunali nel regno, spiega in una nota l'agenzia di stampa marocchina "Map".

Il re del Marocco, Mohammed VI
I beneficiari del perdono reale che sono in carcere sono 563, di questi hanno ottenuto la fine della pena in 538. Si tratta del terzo decreto di grazia reale emanato negli ultimi mesi in occasione di festività nazionali marocchine che hanno coinvolto anche alcuni detenuti arrestati dopo le proteste dei mesi scorsi ad al Hoceima. 

Lo scorso 20 agosto il re del Marocco Mohammed VI ha concesso la grazia a 415 persone, tra cui 14 condannati per terrorismo, in occasione del 64mo anniversario della Rivoluzione del re e del popolo marocchino, ricorrenza dell'esilio forzato del sovrano Mohammed V durante l'occupazione francese nel 1953. 

Delle 415 persone, 343 sono detenute in carcere.
Tra i detenuti graziati figurano anche 14 condannati per terrorismo (13 a meno di 30 anni di carcere, uno a morte) che hanno partecipato al programma "Mossalaha" (riconciliazione). Secondo il ministero della Giustizia, i detenuti oltre a mostrare "pentimento per gli atti compiuti, attaccamento ai valori della nazione, ai sacri principi e alle istituzioni nazionali, hanno rivisto le loro posizioni e i loro pensieri, rigettando l'estremismo e rinnegando fortemente il terrorismo e si sono rimessi sulla retta via, dimostrando una condotta irreprensibile durante il periodo di detenzione". In 13, condannati a pene detentive, si sono visti cancellare pena e reato; l'unico condannato a morte ha avuto commutata la pena in 30 anni, beneficiando così di una "grazia parziale".

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