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sabato 9 settembre 2017

“Carceri sovraffollate e forze dell’ordine violente”. Le accuse di Strasburgo all’Italia

La Stampa
Dopo lo sciopero dei detenuti del carcere di San Vittore a Milano che protestano contro il sovraffollamento, arriva anche la denuncia di Strasburgo. A richiamare l'attenzione sulla questione è il Cpt, comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, nel rapporto sulla visita condotta nel 2016, che mette in guardia le autorità anche sui casi di maltrattamenti di arrestati, fermati, detenuti e pazienti psichiatrici da parte di chi li ha in custodia. 

E questi non sono i soli rilievi indicati, soprattutto per quanto concerne questure e stazioni dei Carabinieri visitate: c'è, ad esempio, anche il problema dell'immediato mancato accesso all'avvocato.

Mentre è una situazione luci e ombre quella di carceri ed ex ospedali psichiatrici giudiziari (Otg), ora in gran parte sostituiti dalle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). 

Il Cpt non esprime solo preoccupazioni ma anche pareri favorevoli su alcune misure introdotte, per esempio la riforma sanitaria. Sul sovraffollamento carcerario il Cpt indica che il numero dei detenuti, sceso notevolmente dopo le misure prese dal governo in seguito alla condanna Torreggiani della Corte di Strasburgo, è risalito all'inizio del 2016.

Il comitato contesta la posizione delle autorità italiane secondo cui basta garantire in cella a ogni detenuto 3 metri quadrati, soglia sotto la quale la Corte di Strasburgo riscontrerebbe una violazione per trattamenti inumani e degradanti. 

Nel rapporto ribadisce che il Paese deve invece rispettare gli standard fissati dal comitato: lo spazio vitale, esclusi i sanitari, in cella singola deve essere di 6 metri quadrati e 4 in una cella con più occupanti.
Per quanto riguarda i maltrattamenti, il Cpt, pur denunciando il problema, non lo considera generalizzato. Ad esempio, non ha riscontrato alcun caso di maltrattamento ad Ascoli Piceno. Ma in tutti gli altri visitati (Como, Genova Marassi, Ivrea, Sassari, Torino) ha ricevuto denunce di violenze, anche su persone che hanno tentato il suicidio o atti di autolesionismo.
Mentre nel carcere di Genova Marassi e Como molti dei detenuti maltrattati hanno detto di aver subito violenze da guardie carcerarie "chiaramente sotto l'effetto dell'alcool". Il Cpt denuncia anche le violenze commesse da alcuni membri, soprattutto di Polizia e Carabinieri, durante e dopo l'arresto o il fermo, anche quando la persona è ammanettata e già sotto controllo. 

Il comitato evidenzia che se non si dà una risposta "immediata ed efficace" a questi casi, si può indurre altri a credere che tali atti non verranno puniti.

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