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sabato 20 dicembre 2014

Difendere i poveri, non difenderci dai poveri: la proposta di Sant'Egidio per rinnovare Roma

www.santegidio.org
La presentazione della guida "Dove mangiare, dormire, lavarsi" per i senza dimora, offre l'occasione per una riflessione su povertà e solidarietà nella capitale

"C'è necessità di chiedere scusa i poveri, particolarmente ai rom, per tutto ciò che è stato speculato e sperperato, a partire da fondi che erano stati destinati alla soluzione dei loro problemi. C'è bisogno, come ha detto Andrea Riccardi, di una Costituente per Roma". Con queste parole il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, ha aperto oggi la conferenza stampa di presentazione della Guida per i poveri "DOVE mangiare, dormire, lavarsi", che la Comunità pubblica da 25 anni.

"C'è stata una criminalizzazione dei poveri - ha proseguito Impagliazzo - perchè al tema della povertà è sempre stato affiancato il tema del degrado. Una questione grave, da affrontare immediatamente. Costituente per Roma vuol dire rilanciare un'idea per Roma, per le sue periferie, per il suo significato nazionale e internazionale, come ci ricorda papa Francesco".
(per approfondire vai all'articolo di Andrea Riccardi)

Dare valore alla cultura della solidarietà, fondativa dei nostri rapporti. Questa cultura deve avere uno spazio e un sostegno dalle istituzioni. Dobbiamo smetterla di difenderci dai poveri per difendere i poveri.
La povertà aumenta
I dati sono preoccupanti (vedi i dati allegati) : 6 milioni di persone in Italia vive in povertà assoluta. Oltre il 15% di questi sono anziani e questo è un dato in aumento.
Povertà estrema: le persone senza dimora, o in grave indigenza sono 47.648 in Italia (dato ISTAT). A Roma sono circa 7.800.


Questi dati aumentano per la disoccupazione (13%) soprattutto giovanile (42,9%), che ha come conseguenza spesso la perdita della casa.

Ma cresce anche una cultura della generosità e della gratuità. Non si può non registrare anche un aumento importante della generosità, da parte di tanti, in maniera sorprendente, nonostante la crisi.
Solo per l'aiuto alle situazioni di povertà estrema, a Roma ci sono 5000 persone che aiutano. A questi vanno aggiunti i tanti che sostengono anziani, disabili, bambini.
Va sottolineato che il servizio ai poveri di Sant'Egidio non è volontariato, né una cooperativa. Non ci sono dipendenti, ma gente che dà gratuitamente tempo e risorse per chi è in difficoltà.
E' una cultura della gratuità. Attorno a questo tema della gratuità ci sono a Roma tante risorse. E' un dato in controtendenza rispetto a tanti dati negativi emersi in questi giorni. Da segnalare l'apporto generoso dei giovani e degli immigrati, nuovi europei.

Questa generosità ci ha permesso di distribuire in un anno 250 tonnellate di alimentari, 300.000 capi di abbigliamento... (vedi i dati completi).
In 21 quartieri di Roma e 5 Comuni della provincia 108.000 cene itineranti.

Tutto questo avviene senza una struttura di persone pagate, ma grazie alla capillarità della presenza della Comunità.

E' questa rete di persone generose che sta preparando in questi giorni il pranzo di Natale per i poveri. A Roma, si svolgeranno 108 pranzi, in quartieri, chiese, istituti di anziani e nelle carceri.

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