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sabato 27 agosto 2016

Il fatto che il Califfo al Baghdadi fu detenuto nel carcere di Abu Ghraib merita una riflessione

La Stampa
The Intercept: il leader dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, prigioniero per dieci mesi in Iraq. 
Il leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi è stato detenuto ad Abu Ghraib, il famigerato carcere alla periferia Ovest di Baghdad, quello delle pile di prigionieri nudi e umiliati, terrorizzati dai cani, torturati dai secondini iracheni e dai militari americani. 

Foto simbolo delle torture e umiliazioni 
avvenute nel carcere di Abu Ghraib
Finora era emerso che l'autoproclamato Califfo era stata detenuto dal febbraio al dicembre 2004 in un altro campo di prigionia, Camp Bucca, vicino a Bassora. Una vera "scuola della jihdad", dove ex ufficiali fedeli a Saddam Hussein e islamisti avevano stretto legami e di fatto posto le basi per la nascita dello Stato islamico.
Abu Ghraib ha però giocato un ruolo molto più importante nell'alimentare sentimenti anti-occidentali e fornire carburante alla propaganda jihadista. Un clima che ha portato ampi settori della comunità sunnita, specialmente nelle province di Baghdad e dell'Anbar a schierarsi con Al-Qaeda e poi con l'Isis. 

A scoprire che Al-Baghdadi è stato prigioniero ad Abu Ghraib è stato The Intercept, quotidiano online fondato e diretto da Glenn Greenwald, l'avvocato e collaboratore del Guardian che pubblicò per primo i materiali raccolti da Edward Snowden sull'Nsa. Le prime cifre della matricola US9IZ-157911CI indicano i detenuti del carcere. E fonti militari, secondo "The Intercept", hanno confermato che Al-Baghdadi ha passato lì "la maggior parte" della sua detenzione.

di Giordano Stabile

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