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mercoledì 10 agosto 2016

Australia: gli orrori del campo per rifugiati di Nauru, violenze anche su bambini

La Repubblica
2.000 rapporti raccontano terribili retroscena sull'isola-prigione australiana. Alcuni documenti mettono a nudo le crudeltà perpetrate sull'isola dove vengono raccolti i richiedenti asilo. Violenze, abusi sessuali, minacce fisiche e psicologiche, aggressioni: 2.116 rapporti risalenti al periodo tra maggio 2013 e ottobre 2015, pubblicati in esclusiva dal quotidiano britannico Guardian, sono la prova ultima e definitiva di una situazione che già da tempo si sapeva essere ai limiti dell'umanamente accettabile.

Il centro di detenzione dell'isola di Nauru, la più piccola dell'Australia situata nel nord est del continente, è riservato ai soli richiedenti asilo, così come l'isola Manus in Papua Nuova Guinea. I dati risalenti al giugno 2016 riportano 442 persone ospiti, delle quali 338 uomini, 55 donne e 49 bambini.
Il report dell'orrore evidenzia come i minori siano i più colpiti: 1.086 documenti sono riservati proprio ai bambini, nonostante rappresentino il 18% dei detenuti totali sull'isola. 7 casi di violenza sessuale, 59 segni di violenza, 30 casi e 159 minacce di autolesionismo vengono raccontate in modo molto dettagliato e non lasciano spazio a incomprensioni.
Anche le giovani donne sono un'altra categoria particolarmente umiliata: violenze e minacce sessuali sono all'ordine del giorno, ed esiste pure una lista stilata dalle guardie della prigione delle ragazze single "da aspettare" in agguati notturni. Uno dei sorveglianti, per convincere una ragazza a non lamentarsi delle sue attenzioni, le avrebbe anche detto che lo stupro è una pratica abituale in Australia e nessuno viene mai punito per questo. Gli autisti dei bus invece preferiscono fotografarle lascivamente e usare gli scatti in seguito per masturbarsi.
Le 8.000 e più pagine di denuncia riportano nel dettaglio tanti altri casi, dalle minacce di morte o gli espliciti schiaffeggiamenti delle guardie verso i bambini, alle richieste di favori sessuali per concedere più tempo per fare la doccia. I file sottolineano la disperazione in cui si trovano gli abitanti di Nauru: i bambini traumatizzati si cuciono le labbra o perdono il controllo della propria sessualità, le donne gravide si rifiutano di partorire in ambienti così malsani e pericolosi, gli abitanti hanno allucinazioni e iniziano a manifestare disturbi mentali e i casi di tentato suicidio sono tantissimi. Il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha dichiarato che esaminerà in prima persona tali report per verificare se ci sono effettive denunce provenienti dal carcere o sono presenti situazioni non gestite nel modo dovuto.

di Giulia Zanichelli

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