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venerdì 23 maggio 2014

Italia - Carcere. A Strasburgo arrivati 6.829 ricorsi per sovraffollamento - Entro il 27 maggio soluzioni del governo

Lettera 43
La Corte europea dei diritti umani ha ricevuto 6.829 ricorsi contro il sovraffollamento carcerario in Italia al 21 maggio. Questi ricorsi denunciano situazioni uguali o simili a quelle per cui l'Italia è stata condannata dalla Corte nella sentenza Torreggiani. 

I giudici di Strasburgo hanno stabilito che il governo ha tempo fino al 27 maggio per introdurre misure per rimediare alle violazioni subite dai carcerati a causa del sovraffollamento.
SERVONO MISURE EFFICACI. Dei 6.829 ricorsi ricevuti, la Corte ne sta attualmente esaminando 1.340 per vedere se rispettano tutti i criteri di ammissibilità necessari
La stessa Corte afferma di averne già dichiarati inammissibili 631 e che altri sono stati radiati dal ruolo o distrutti perché i ricorrenti non hanno rispettato i tempi e i modi imposti per la presentazione delle domande. 

Sono invece 19 i ricorsi contro il sovraffollamento delle carceri già a uno stadio più avanzato della procedura, ovvero ritenuti ammissibili, su cui la Corte emetterebbe una sentenza qualora l'Italia non dovesse riuscire a dimostrare entro il 27 maggio di aver introdotto nell'ordinamento nazionale misure efficaci per impedire che un carcerato resti in una cella dove ha meno di tre metri quadrati a disposizione e per procedere ai dovuti risarcimenti.
ESAME IL 3 GIUGNO. La questione è attesa sul tavolo del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, che ha il compito di esaminare l'esecuzione delle sentenze della Corte di Strasburgo, il 3 giugno. Se per questa data l'Italia non dimostrerà di aver introdotto le misure necessarie richieste, sarà oggetto di ulteriori richiami e ammonimenti da parte di Strasburgo. Ma soprattutto poterebbe subire una nuova raffica di condanne onerose poiché comprensive di risarcimenti.

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