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martedì 21 agosto 2018

Gaza. Assedio israeliano, non entrano più forniture mediche e medicinali salvavita

Nema News
Dentro la Striscia non entrano più forniture mediche e medicinali salvavita, tra cui quelli necessari alla cura dei tumori. E uscire dall’enclave palestinese è diventato quasi impossibile


L’assedio a Gaza peggiora: nelle ultime settimane sono state interrotte le forniture mediche e l’arrivo di strumenti necessari per i trattamenti sanitari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che il combustibile donato dalle Nazioni Unite per gli ospedali in emergenza sanitaria finirà entro la fine di agosto.

L’Ocha, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, ha registrato dal 30 marzo al 2 agosto, 17.259 casi di persone nei Territori Occupati Palestinesi con problemi di salute provocati dall’inalazione di gas nocivi, armi da fuoco ed altre patologie.

La chiusura parziale del varco commerciale tra il confine di Karem Abu Salem e la Striscia di Gaza ha impedito l’accesso ai medicinali e alle attrezzature per eseguire radioterapie, terapie molecolari, scansioni Pet e scansioni isotopiche. Anche i medicinali chemioterapeutici sono stati proibiti dal blocco israeliano: lunedì 12 agosto il Ministero della Salute affermava che l’80% dei malati di cancro sulla Striscia di Gaza rischia un deterioramento delle condizioni di salute.

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