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lunedì 6 agosto 2018

Diario di bordo dalla Open Arms

TPI
"All’inizio si fanno prendere dal panico, non sanno chi siamo e pensano che siamo libici. Alcuni si buttano in mare sperando di scappare o addirittura di morire”.


Il giornalista Valerio Nicolosi si trova a bordo della nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms, salpata da Maiorca domenica 22 luglio. Negli ultimi giorni la Open Arms ha salvato Josefa, l’unica sopravvissuta al naufragio nella notte tra il 16 e il 17 luglio e recuperato i cadaveri di una donna e di un bambino al largo delle coste libiche. 

TPI sta pubblicando il suo diario di bordo, in cui ha raccontato anche il controverso caso della nave Asso 28, che lunedì 30 luglio ha soccorso 108 migranti e, per la prima volta, li ha riportati in Libia.

Sul caso TPI ha intervistato Nicola Fratoianni, deputato di Liberi e Uguali (LeU) e segretario nazionale di Sinistra Italiana, e il capo missione della Open Arms Riccardo Gatti, che ha accusato l’Italia di non coordinare più operazioni di salvataggio, per trasferire la competenza sui soccorsi alla Libia, porto considerato “non sicuro” da attivisti e organizzazioni internazionali.
“Ieri abbiamo cercato di arrivare alle imbarcazioni da soccorrere, abbiamo sentito le conversazioni tra la guardia costiera libica e la Asso 28, da lì abbiamo capito che si stava mettendo in atto un respingimento” ha affermato Gatti, nell’intervista di Lara Tomasetta.

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