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venerdì 14 dicembre 2018

Carcere, altri due suicidi a Pisa e a Catania raggiungendo numero di 63 nel 2018. Sovraffollamento: superati i 60.000 detenuti

Il Dubbio
Un trentenne, arrestato a novembre, per inosservanza del divieto di dimora si è tolto la vita in Toscana. Si aggiungono altri due suicidi nella macabra conta delle morti in carcere. Martedì sera si è ucciso un trentenne nel carcere Don Bosco di Pisa. Era stato arrestato a novembre per inosservanza del divieto di dimora, in seguito all'accusa di piccolo spaccio.



È stato l'agente addetto alla sezione a trovarlo e a lanciare l'allarme, ma le manovre di rianimazione non sono servite. Il compagno di stanza - afferma il garante delle persone private della libertà della Toscana Franco Corleone - ha riferito di non essersene accorto perché era in bagno. L'ennesimo suicidio ha scatenato una protesta dei detenuti, subito dopo rientrata. Sul caso sono intervenuti, oltre all'ex direttore Fabio Prestopino, ora a Sollicciano, che ha espresso il suo "dolore per quanto accaduto", e il garante dei detenuti Corleone.

"Pare che il giudice abbia disposto l'autopsia e che sia stata aperta un'indagine", spiega il garante. Il 30enne era dentro, appunto, per piccolo spaccio. "Per questo reato - sottolinea il Garante - non ci può essere la pena di morte. L'ho detto fino alla noia, ma la questione delle droghe porta attualmente in carcere oltre il 30 per cento dei detenuti". Poi il garante si rivolge a governo e ministro denunciando che "non c'è consapevolezza della gravità della situazione".

In contemporanea l'altro dramma nel carcere catanese di Bicocca. L'uomo, 47 anni, si è impiccato utilizzando un lenzuolo, all'interno della propria cella, dove era recluso da solo. L'uomo era stato arrestato nei mesi scorsi, in esecuzione di un'ordinanza cautelare, durante un'operazione antidroga contro dei gruppi che pare avessero collegamenti con un clan mafioso.

Il detenuto pare che soffrisse problemi psichici e avrebbe già dimostrato tendenze suicide. Sull'episodio, come da prassi, la procura di Catania ha aperto un'inchiesta per far luce su quanto accaduto. Siamo così giunti, compresi i suicidi nella Rems, quelli in detenzione domiciliare e ospedaliera-, a 63 suicidi dall'inizio dell'anno. Numeri che vanno messi in correlazione con lo spaventoso sovraffollamento che ha superato le 60mila presenze.
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Damiano Aliprandi

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