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martedì 5 marzo 2019

Nicaragua. Al via il dialogo di pace: liberati cento prigionieri

Avvenire
Tra le prime richieste dell'opposizione, il rilascio degli altri 667 detenuti politici ancora dietro le sbarre. La Chiesa testimone al tavolo. Si sono radunate all'alba di fronte all'entrata del carcere La Modelo, vicino all'aeroporto di Managua. Oltre un migliaio di persone ha atteso impassibile l'apertura dei cancelli, da cui sono usciti i bus con i detenuti in "via di rilascio".

Immediatamente la folla dei parenti si è accalcata nella speranza di vedere il proprio caro sulle vetture. Per un centinaio di famiglie il sogno si è avverato. Tanti sono i prigionieri politici liberati dal governo di Daniel Ortega nel giorno del riavvio del dialogo con l'opposizione civile per mettere fine alla crisi in corso dal 18 aprile scorso, quando sono cominciate le proteste contro il presidente. Era stato lo stesso esecutivo a interrompere il negoziato sette mesi fa e inasprire la repressione, costata la vita ad almeno 326 persone.

Altre 767 erano state arrestate, 136 di loro hanno avuto condanne pesanti. Le ultime sentenze, del 19 febbraio, hanno inflitto 216 e 200 anni di reclusione ai dirigenti contadini Medardo Mairena e Pedro Mena. Entrambi avevano partecipato alla prima trattativa che si è svolta fra maggio e luglio, con la mediazione della Conferenza episcopale nicaraguense. Come loro, molti dei negoziatori del gruppo iniziale - in galera o in esilio - sono, dunque, mancati ieri al round iniziale del "dialogo bis", tra l'esecutivo e l'Alleanza civica, forza che raggruppa differenti settori sociali critici.

I 19 delegati di quest'ultima, prima della riunione, hanno assistito alla Messa nella chiesa della Divina Misericordia, tra le più colpite dalla violenza orteguista, come dimostrano i fori di proiettili sulla facciata. A rappresentare il governo, c'erano il ministro degli Esteri, Daniel Moncada, i deputati Edwin Castro e Wilfredo Navarro e il giudice, Francisco Rosales.

Il cardinale Leopoldo Brenes e il nunzio, Stanislaw Waldemar Sommertag hanno partecipato come testimoni. Il colloquio si è svolto a porte chiuse. Fonti vicine all'opposizione, hanno rivelato, però, che le prime richieste dell'Alleanza sono state la scarcerazione degli 667 detenuti politici ancora dietro le sbarre e la presenza di un mediatore internazionale.

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