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martedì 31 ottobre 2017

Turchia, giornalisti in marcia per i colleghi in carcere

Corriere della Sera
Hanno marciato questo pomeriggio sulla sponda asiatica di Istanbul in segno di solidarietà con i giornalisti turchi in carcere. La marcia, organizzata nel giorno della “Festa della Repubblica” chiamata “Libertà per i giornalisti” («Gazetecilere Ozgurluk»), ha visto la partecipazione dei capigruppo dei partiti di opposizione, i repubblicani del Chp e i filo curdi dell’Hdp.



Alla fine della marcia la giornalista Gulsah Karadag ha letto un comunicato:

“Siamo al loro fianco. Le nostre azioni vogliono dare sostegno ai nostri amici, in carcere per le loro opinioni. Nessuno di noi può sentirsi libero mentre decine di colleghi si trovano in carcere. Tutto ciò avviene per impedire che si sappia la verità e le falsità vengano a galla. E’una questione di diritti, legge, giustizia”.
La marcia arriva a quattro giorni dalla quarta udienza che vede imputati 17 tra giornalisti e dipendenti del quotidiano Cumhuriyet, accusati di legami con la rete golpista di Fetullah Gulen e con i terroristi separatisti curdi del Pkk. Nel corso delle prime udienze sono stati scarcerati 7 imputati, mentre sono ancora in carcere il direttore Murat Sabuncu e i giornalisti Emre Iper, Ahmet Sik e Akin atalay.

Si stima che siano attualmente circa 160 i giornalisti in carcere in Turchia. Tra questi i due reporter turchi-tedeschi Deniz Yucel e Mesale Tolu, il primo, corrispondente del quotidianao Die Welt, è accusato di spionaggio; la seconda è invece accusata di legami con un’organizzazione di estrema sinistra.


Monica Ricci Sargentini

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