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mercoledì 25 ottobre 2017

Turchia: via processi ai capi di Amnesty, rischiano 15 anni

AnsaMed
11 accusati di 'terrorismo'. Ong, 'vogliono silenziare critiche'



Istanbul- Si apre oggi a Istanbul il processo nei confronti della direttrice di Amnesty International in Turchia, Idil Eser, e altri 9 attivisti per i diritti umani, che rischiano fino a 15 anni di carcere con accuse di "associazione terroristica". 


Alla sbarra ci sono anche due stranieri, il tedesco Peter Steudtner e lo svedese Ali Gharavi, detenuti da inizio luglio insieme ad altri sette imputati, tra cui la stessa Eser, dopo un blitz in una riunione sull'isola di Buyukada, al largo di Istanbul. 

Secondo la procura, avrebbero avuto in programma di fomentare il caos "con violenze simili a quelle di Gezi Park" durante la "marcia per la giustizia" da Ankara a Istanbul, condotta tra giugno e luglio dall'opposizione turca.

Avrà invece inizio domani a Smirne il processo al presidente di Amnesty in Turchia, Taner Kilic, accusato di "associazione terroristica" per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen. Anche lui rischia 15 anni.

Amnesty respinge con forza tutte le accuse ai suoi membri. "È stato chiaro sin dal momento dell'arresto che siamo di fronte a procedimenti di natura politica aventi l'obiettivo di ridurre al silenzio le voci critiche della Turchia", ha dichiarato il direttore per l'Europa dell'ong, John Dalhuisen.

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