Pagine

sabato 25 ottobre 2014

L’Olanda vuole rimandare richiedenti asilo della Somalia nelle mani degli insorti islamisti

Corriere della Sera
Dopo la sentenza Sharifi e altri contro Italia e Grecia con cui martedì scorso la Corte europea dei diritti umani ha condannato i due paesi per aver messo a rischio, nel 2009, la vita di un gruppo di richiedenti asilo afgani, un altro caso di mancato rispetto delle norme a tutela dei rifugiati coinvolge un paese dell’Unione europea.

L’Olanda sta cercando in tutti i modi di espellere richiedenti asilo della Somalia in zone di questo paese controllate dal gruppo islamista al-Shabab, responsabile negli ultimi anni di attentati e altri crimini efferati, tra cui uccisioni sommarie, lapidazioni delle adultere, frustate, amputazioni e altre forme di tortura.
Dalla fine del 2012, il governo olandese ritiene che la Somalia sia un “paese sicuro” e ha sospeso la prassi automatica di non rimpatriare richiedenti asilo somali sostituendola con una valutazione caso per caso. Lo stesso criterio è stato adottato da altri paesi europei, come Danimarca, Norvegia, Regno Unito e Svezia.

Nella capitale somala Mogadiscio e in altre zone del paese si continua a morire: autobombe, attacchi kamikaze, scontri tra esercito e al-Shabab anche nel 2014 hanno fatto strage di civili. C’è chi prevede una lunga guerra.

Data la situazione, Amnesty International giudica l’atteggiamento del governo olandese incomprensibile e irresponsabile, oltre che contrario al diritto internazionale: non si può espellere una persona in un paese dove la sua vita e la sua libertà siano a rischio. Rimandare richiedenti asilo somali tra le mani di al-Shabab è come comunicargli una condanna a morte.

Lo scorso novembre, l’Olanda ha espulso Ahmed Said, 26 anni. Lo ha messo su un aereo che è atterrato a Mogadiscio, una città che Ahmed non aveva mai visto poiché aveva lasciato la Somalia oltre 20 anni prima con la sua famiglia. Tre giorni dopo, al-Shabab ha compiuto un attacco suicida: almeno sei persone sono morte, mentre Ahmed ha avuto la fortuna di essere tra i numerosi feriti.

Dopo questo episodio, il governo somalo ha chiesto all’Olanda di sospendere nuovamente le espulsioni. Ma il ministero dell’Immigrazione sta tornando alla carica per convincere Mogadiscio a cambiare idea.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.