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giovedì 5 aprile 2018

Human Rights Watch, a Gaza: «Israele responsabile per le vittime degli scontri»

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Lo denuncia secondo cui i giudici della Corte penale internazionale dovrebbero aprire un'inchiesta.
Gaza City - Responsabili «dell'uccisione di 14 dimostranti a Gaza e del ferimento di centinaia» di altri «sono alti rappresentanti israeliani che illegalmente hanno invocato l'uso di munizioni vere contro manifestanti palestinesi che non costituivano un'imminente minaccia per la vita».


Lo denuncia 'Human rights watch' (Hrw) secondo cui, queste uccisioni comportano l'esigenza che «i giudici della Corte Penale Internazionale aprano una inchiesta formale per crimini internazionali in Palestina».

«Sia prima sia dopo - ha continuato Hrw - alti rappresentanti di Israele hanno pubblicamente sostenuto che i soldati di guardia lungo la barriera che separa Gaza e Israele hanno avuto ordini di colpire 'gli istigatori' e coloro che si avvicinavano al confine. 
Tuttavia il governo israeliano non ha presentato alcuna prova che il lancio di sassi e altre violenze da parte di qualche dimostrante abbiano seriamente minacciato i soldati lungo la frontiera. L'alto numero di morti e di feriti era la prevedibile conseguenza di aver consentito ai militari margine di usare forza letale al di fuori di situazione rischia vita in violazione delle norme internazionali, accompagnate da una cultura di lunga durata di impunità nell'esercito israeliano per gravi abusi».

«I soldati israeliani - ha detto Eric Goldstein, vice direttore dell'organizzazione per il Medio Oriente - hanno adoperato un uso eccessivo di forza».

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