Pagine

lunedì 28 marzo 2022

Texas - USA - Pena di morte - APPELLO URGENTE per salvare la vita di Melissa Lucio, 53 anni, esecuzione fissata il 27 aprile 2022

santegidio.org
Melissa Lucio, 53 anni, è una donna ispanica (messicano-americana nata negli Stati Uniti), di Harlingen, del sud del Texas/Contea di Cameron, nella Valle del Rio Grande, a 30 minuti di macchina dal confine con il Messico. È cattolica e si trova da 14 anni nel braccio della morte di Gatesville in Texas ed ha avuto 14 figli.


Melissa nel 2007 fu arrestata dopo il ritrovamento da parte della polizia del corpo senza vita di sua figlia Mariah (che all’epoca aveva due anni), morta per un trauma cranico contusivo, come era evidente dall’esame del corpo pieno di lividi.

La polizia immediatamente accusò Melissa dell’omicidio, dopo un interrogatorio estenuante durato 7 ore (fino alle 3 del mattino), condotto senza l’assistenza di un avvocato. Alla fine la donna ammise di aver causato i lividi, ma di essere innocente e di non di aver ucciso la bambina, come continua a ripetere ancor oggi.

domenica 20 marzo 2022

Ucraina - Il papà che tenta di fuggire all'arruolamento: "Non voglio uccidere" - L'obiezione di coscienza non è diserzione

Blog Diritti Umani - Human Rights


Un papà tenta di attraversare il confine nascondendosi in auto per sfuggire all'arruolamento forzato degli uomini tra 18 e 60 anni, le sue frasi:
 Lo so che la nostra è legittima difesa, e che se anche dovessi uccidere il nemico per difendere la mia famiglia, mi verrà perdonato. Ma io non prenderò il fucile”. 
Solo che io non voglio sparare a nessuno, non voglio uccidere, ma non voglio neanche morire” 
Quando dovrai scegliere tra la tua vita o quella di chi ti sta di fronte?
“Può darsi che gli tirerò un sasso, oppure avrò così tanta paura da restare paralizzato aspettando che mi ammazzi”. 
Yuri tra le macerie di Kiev:
 “Intanto cerco di dare una mano ai ragazzi che vanno a lottare. Gli spiego che non sono obbligati a farlo, ma che se lo fanno devono farlo per amore della nostra libertà, non per odio”.
Il giovane marito appena sposato con Alessia che viene bloccato alla frontiera con la Moldavia,“Devi combattere per la patria!” e lui risponde tra le lacrime sentendosi un vigliacco: 
“Non andrò a combattere, devo proteggere lei. L’Ucraina è la mia terra, Alessia è la mia patria”.

ES 

sabato 19 marzo 2022

Usa - South Carolina - Pena di morte shock: non si trovano più i veleni per l'iniezione letale e si ripristina il plotone di esecuzione

Rai News
Metodo di esecuzione approvato l'anno scorso, ora è ufficiale
La misura è stata introdotta per superare le difficoltà nel reperire il mix di veleni necessario per le iniezioni letali, con molte case farmaceutiche che hanno vietato la loro esportazione negli Usa per motivi umanitari.ùVia libera ufficiale in South Carolina, nel sud-est degli Usa, alla fucilazione come uno dei metodi di esecuzione dei detenuti nel braccio della morte.


La misura shock era stata approvata a maggio dell'anno scorso per superare le difficoltà nel reperire il mix di veleni necessario per le iniezioni letali, con molte case farmaceutiche che hanno vietato la loro esportazione negli Usa per motivi umanitari. È per questo che l'ultima volta che il boia è entrato in azione in SouthCarolina risale al 2011.

Fino a oggi i condannati, potendo scegliere tra l'iniezione e la sedia elettrica, avevano optato per la prima, di fatto impedendo la loro esecuzione.

Le autorità carcerarie del South Carolina hanno annunciato che i lavori di ristrutturazione della "camera della morte" di Columbia, la capitale del South Carolina, sono stati completati e di aver notificato al procuratore generale Alan Wilson il via libera ufficiale alla fucilazione come metodo di esecuzione delle condanne a morte.

Secondo la Cbs, adesso nella stanza c'è anche una sedia di metallo sulla quale si dovrà sedere il detenuto che scelga il plotone di esecuzione. A circa quattro metri dalla postazione, un muro con un'apertura rettangolare, attraverso il quale tre tiratori spareranno al condannato. Tra i promotori della misura shock c'è il senatore democratico Dick Harpootlian, ex pubblico ministero, ora avvocato penalista, secondo il quale la fucilazione "è il metodo meno doloroso e più umano che esista".

venerdì 18 marzo 2022

Ucraina: la protesta dei passeggini vuoti, 'basta bimbi uccisi' - Manifestazione in piazza a Leopoli

Ansa
Centonove passeggini vuoti distribuiti su sei file per dire basta all'uccisione di bambini.
Nella centrale piazza del mercato, a Leopoli, gli ucraini hanno inscenato questa silenziosa protesta per denunciare, ancora una volta, le bombe sui civili da parte dell'esercito russo.


I passeggini sono stati distribuiti di fronte al media center che accoglie, nella città dell'Ovest, giornalisti da tutto il mondo. E, con loro, sono stati piantati anche tre cartelli che raccontano la tragedia della popolazione ucraina e ricordano il bombardamento del teatro di Mariupol.


Finora, secondo la Procura Generale ucraina sono stati 109 i bambini uccisi dalle bombe russe, più di 130 quelli feriti.

sabato 12 marzo 2022

Pena di morte. L'Arabia Saudita afferma di aver eseguito la condanna a morte di 81 detenuti in un solo giorno

Blog Diritti Umani - Human Rights
Sabato l'Arabia Saudita ha messo a morte 81 persone condannate per una serie di crimini, inclusi omicidi e appartenenti a gruppi militanti. È la più grande esecuzione di massa condotta dal regno negli ultimi tempi.
 

L'agenzia di stampa saudita statale ha annunciato le esecuzioni, dicendo che includevano coloro "condannati per vari crimini, incluso l'omicidio di uomini, donne e bambini innocenti". Il regno ha anche affermato che alcuni dei giustiziati erano membri di al-Qaida, il gruppo dello Stato islamico e sostenitori dei ribelli Houthi dello Yemen. 

L'agenzai stampa ha comunicato: "Agli accusati è stato concesso il diritto di un avvocato e sono stati garantiti i loro pieni diritti ai sensi della legge saudita durante il processo giudiziario, che li ha giudicati colpevoli di aver commesso molteplici crimini efferati che hanno causato la morte di un gran numero di civili e forze dell'ordine". "Il regno continuerà ad assumere una posizione rigorosa e incrollabile contro il terrorismo e le ideologie estremiste che minacciano la stabilità del mondo intero", aggiunge il rapporto. 

L'ultima esecuzione di massa del regno è avvenuta nel gennaio 2016, quando il regno ha messo a morte 47 persone, incluso un importante religioso sciita dell'opposizione che aveva organizzato manifestazioni nel regno. 
Nel 2019, il regno saudita ha decapitato 37 cittadini sauditi, la maggior parte dei quali minoranze sciite.

ES

Fonte AP

mercoledì 9 marzo 2022

Tragedia migranti. Alarm Phone: naufragio nel Mediterraneo, 50 morti sulle coste della Libia.

Rai News
Allarme per una barca con 60 migranti partita dalla Tunisia giovedì scorso di cui non si è saputo più nulla


Un naufragio davanti alle coste libiche ha causato la morte di 50 migranti, il 27 febbraio scorso: lo ha denunciato Alarm Phone, la linea telefonica di volontari che raccoglie le richieste di soccorso dei migranti. 

Il barcone è affondato all'altezza di Sabrata: "Delle 50 persone a bordo, nessuna è sopravvissuta", ha twittato Alarm Phone, "oltre dieci corpi sono stati trovati sulle coste libiche. Il regime Ue dei confini uccide ancora le persone migranti".

Alarm Phone ha inoltre dato notizia di una barca con 60 migranti partita dalla Tunisia giovedì scorso di cui non si è saputo più nulla: "I parenti ci chiedono di un gruppo di 60 persone che non sono ancora arrivate. Le autorità ci dicono di non avere informazioni su cosa sia accaduto loro. Chiediamo risposte".

domenica 6 marzo 2022

martedì 1 marzo 2022

Accolti gli Ucraini alle frontiere ma gli africani: donne con bambini, studenti, in fuga dall'invasione russa sono bloccati

Europa Today
Diversi video mostrano decine di studenti ma anche madri con bambini fermati dalla polizia e dalle guardie di frontiera, nonostante stessero scappando dalla guerra come gli altri.

Negli ultimi giorni l’Europa ha dato prova di enorme solidarietà nei confronti dei rifugiati ucraini. Tutti gli Stati membri, compresi quelli del gruppo Visegrad come l'Ungheria di Viktor Orban, storicamente restii ad accettare immigrazione, si sono resi disponibili ad accogliere coloro che stanno fuggendo dal conflitto. 



Ma non tutti coloro che scappano, anche in momento come questo a quanto pare c'è chi fa distinzione tra la nazionalità e il colore della pelle di chi scappa dalla guerra.

Negli ultimi giorni si sono moltiplicate suTwitter le testimonianze di studenti di origine africana o araba, che pur vivendo in Ucraina vengono trattati in maniera differente dalle guardie di frontiera dei Paesi confinanti, che li bloccano e gli impediscono di entrare. 

Sotto l'hashtag #AfrikansinUkraine le loro immagini e i loro video sono circolati sul social, immagini che mostrano studenti poco più che ventenni, ma anche madri con i loro bambini appena nati, che vengono abbandonati al loro destino al freddo, a temperature sotto lo zero. 

Senza diritto all'alloggio, senza diritto a viaggiare, con i posti nei bus e nei treni riservati solo agli ucraini.

Eleonora Mureddu