Pagine

venerdì 20 dicembre 2019

Migranti - Una pietra d'inciampo per il ragazzo affogato con la pagella sul cuore posta davanti alla scuola che avrebbe voluto frequentare.

Globalist
La scuola "Pisacane" è a Torpignattara, Roma, quartiere simbolo di quella integrazione che avvoltoi del nostro tempo vorrebbero impossibile. Una targa per ricordare un bimbo migrante morto.

"Questa scuola avrebbe accolto lui e le altre persone che annegano cercando di attraversare il mare". Non poteva essere scelta una frase più bella da incidere sulla pietra di inciampo. 

Ed è emozionante l'idea della pietra di inciampo, fino ad oggi pensata per le vittime della deportazione nazifascista e dell'Olocausto, ed ora voluta per rendere omaggio ad uno di loro, uno dei tanti, dei troppi annegati nel Mediterraneo nel tentativo, umano e disperato, di trovare un posto nel mondo che non fosse la piaga quotidiana della fame, della violenza o della guerra.
Pietre d'inciampo da un Olocausto all'altro. 
E bambini e insegnanti della scuola elementare romana "Carlo Pisacane" dei tanti morti in mare hanno scelto un ragazzo, quel ragazzo del Mali che morì annegato un giorno di metà aprile di quattro anni fa con la pagella cucita sul cuore.

Una scelta che ti regala salutari brividi alla schiena. Quel ragazzo, quella pagella cucita addosso per presentarsi bravo e volenteroso a questo nostro mondo qualora ce l'avesse fatto, è diventato un pensiero fisso nella vita di molti di noi, un monito, un codice, un testo sacro da "rileggere" quando pensiamo che le nostre difficoltà sono gravi ed invece suonano solo un'offesa a quel piccolo grande sogno inghiottito dalle onde.


Continua a leggere l'articolo >>>

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.