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venerdì 10 novembre 2017

Mauritania - Commutata la pena di morte in 2 anni di carcere per blogger Mohamed Cheij uld Mjaitir accusato di blasfemia

Blog Diritti Umani - Human Rights
Nouakchott - Un tribunale della Mauritania ha commutato in due anni di carcere la sentenza di morte  che era stata inflitta al blogger Mohamed Cheij uld Mjaitir, autore di un articolo considerato blasfemo verso il profeta Mohammed.
Mohamed Cheij uld Mjaitir
Il caso è iniziato nel gennaio 2014, quando questo giovane, di circa 30 anni anni di età, pubblicò un testo, abbondantemente diffuso dai media del paese, accusando Muhammad di avere sostenuto pratiche discriminatorie contro i non arabi.

Le fonti giudiziarie hanno comunicato che il giovane Mjaitir sarà liberato perché ha già scontato quattro anni nella detenzione, ma per il momento non si hanno notizie della sua liberazione.

Dopo aver pubblicato il suo articolo, che ha provocato una grande mobilitazione popolare che chiedeva la sua esecuzione, il blogger è stato arrestato a Nouadhibou, capitale economica della Mauritania,

Il 24 dicembre 2014, un tribunale militare lo ha condannato a morte per "apostata".

Durante gli ultimi mesi ci sono state manifestazioni nelle strade di Nouakchott e in altre città del paese richiedendo "l'esecuzione dell'apostato".

Le moschee dove si tengono le preghiere del venerdì sono state sovente un punto di partenza per queste dimostrazioni.


La difesa del blogger ha appellato la sentenza e la Corte di Nouadhibou commutato la pena anche con l'accusa contro di lui di essere "infedele", meno dura, considerando il suo pentimento.

Fonte: EFE

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