Sale a quota 16 il numero di esecuzioni durante il governo del Premier
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Nello stato del Sol Levante, la pena di morte è prevista per 18 reati, considerati più gravi, tra cui omicidio, attentato contro lo Stato e uso di esplosivo. Il Ministro della Giustizia è l’unica persona che può firmare l’ordine di esecuzione. La condanna avviene nella casa di detenzione che si trova nelle città che ospita la Corte d’Appello (Sapporo, Sendai, Tokyo, Nagoya, Osaka, Hiroshima, Fukuoka), tramite impiccagione.
Sono scarsissime le informazioni sulla pena capitale in Giappone. Solo di recente, è stato ammesso per la prima volta un gruppo di giornalisti selezionati a visitare il luogo di esecuzione all’interno della casa di detenzione di Tokyo. Dopo la condanna definitiva, i contatti (visite e corrispondenza) vengono limitati ai più stretti familiari e legali, scelti a discrezione della direzione carceraria. Il condannato viene a sapere della propria esecuzione soltanto pochi istanti prima. Per i carcerati che si trovano nel braccio della morte, ogni mattina potrebbe essere l’ultima.
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