Pagine

sabato 19 marzo 2016

Isis: padre Mourad ostaggio per 5 mesi in Siria, dialogo necessario anche con diavolo

AnsaMed
Religioso comunità Dall'Oglio è stato ostaggio per mesi in Siria
Roma- "Siamo tutti figli della creazione di Dio e abbiamo la grazia della parola che Dio ci ha donato e per cui abbiamo la possibilità di dialogare con tutti, addirittura con il diavolo. E in mezzo ai terroristi ci sono anche persone buone". E' così che risponde padre Jacques Mourad, sacerdote siro cattolico per cinque mesi ostaggio dei terroristi in Siria, e liberatosi dai rapitori il 21 maggio 2015.
Jaques Mourad con padre Dall'Oglio
Una esperienza "molto difficile" di cui Mourad, che fa capo al monastero Deir Mar Musa fondato in Siria da padre Paolo Dall'Oglio rapito a Raqqa nel 2013, ha reso testimonianza in un evento nella sede della Custodia di Terra Santa a Roma durante il quale è stato presentato il libro "Ma non vincerà la notte. Lettere ai cristiani perseguitati" (Edizioni Terra Santa). 
"Certo che in alcuni momenti ho pensato di non farcela - ha detto padre Mourad ancora visibilmente provato - ma ho pensato al martirio dei primi cristiani e poi anche al fatto che io ero una delle tante migliaia di persone oggi perseguitate".

Quindi il sacerdote ha aperto alla possibilità di dialogare con l'Islam prima di tutto, ma anche con il 'Califfato' di al Baghdadi: una necessità di cui aveva parlato, prima del rapimento, anche lo stesso Dall'Oglio. 

Su che cosa dovrebbe fare l'Europa, Mourad ha risposto secco: "Fermare la guerra". "A questo proposito - ha spiegato - è utile ricordare le iniziative prese dal nostro fondatore padre Paolo Dall'Oglio", di cui ancora oggi non si hanno più notizie. 
"Lui aveva chiesto all'allora segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, di inviare trentamila caschi blu disarmati per impedire l'escalation di violenza che oggi è sotto gli occhi di tutti". "All'inizio - ha proseguito - molti hanno preso sotto gamba e forse hanno anche deriso questa sua proposta, ma oggi si vede quanto fosse una visione profetica. Aveva indicato una strada che poteva evitare successivi conflitti e che ancora oggi indica un percorso possibile".

Mourad ha aggiunto di non avere notizie su padre Dall'Oglio, scomparso mentre cercava di mediare a Raqqa per la liberazione di un gruppo di ostaggi. E alla domanda se tornerà nel suo paese, la Siria, ha risposto deciso: "No, e sul perché preferisco non dire altro".

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.