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venerdì 4 marzo 2016

Albania: il Consiglio Europa "carceri peggiorate, maltrattamenti e carenza di cure e medicinali ai detenuti"

Ansa
Maltrattamenti, che in alcuni casi possono essere qualificati come tortura, inferti dai poliziotti alle persone arrestate, anche minori, e un insufficiente accesso dei detenuti alle cure mediche, che nel caso dei condannati dichiarati non penalmente responsabili potrebbe essere qualificato come "abbandono terapeutico".
Queste sono due delle critiche che il Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa rivolge all'Albania nel rapporto basato sulla visita condotta nel febbraio del 2014. Per quanto attiene ai maltrattamenti subiti dalle persone arrestate, in genere durante gli interrogatori, il Cpt denuncia che "la situazione è peggiorata rispetto alla visita condotta nel 2010".
L'organismo afferma che le autorità devono adottare una politica di "tolleranza zero" verso questi comportamenti e introdurre una serie di misure, tra cui l'accesso immediato a un avvocato che servono a salvaguardare la sicurezza delle persone arrestate. 

Sul fronte della salute dei detenuti il Cpt osserva che "c'è una grave insufficienza di medicinali in tutte le carceri visitate" e che "la maggior parte dei condannati dichiarati non penalmente responsabili continuano a essere tenuti in prigione, in violazione della legge albanese, e che per due terzi di loro le condizioni di detenzione possono essere considerate come abbandono terapeutico".

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