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martedì 22 dicembre 2015

Ungheria, Unhcr e Consiglio d'Europa contro Orban: alimenta xenofobia con la sua politica contro i migranti

La Repubblica
L'appello dell'Agenzia Onu, di Strasburgo e l'Ufficio per le istituzioni democratiche ed i diritti umani (ODIHR): si astenga da pratiche di odio e intolleranza nell'accoglienza dei profughi e rifugiati
Roma - L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il Consiglio d'Europa e l'Ufficio per le istituzioni democratiche ed i diritti umani (ODIHR) hanno esortato l'Ungheria ad astenersi da politiche e pratiche che promuovono l'intolleranza, la paura e la xenofobia contro rifugiati e migranti. Le organizzazioni hanno unito le loro voci per richiedere alla leadership ungherese di adottare un sincero spirito di umanità per aiutare coloro che contro la loro volontà e la loro scelta sono stati costretti ad abbandonare i loro paesi e sono attualmente in cerca di sicurezza in Europa.

La campagna che durerà 2 mesi. Nel mese di dicembre, il governo ungherese ha lanciato una nuova campagna pubblica, nella quale coloro che fuggono da guerre e conflitti vengono ritratti come criminali, invasori e terroristi sulla base delle loro convinzioni religiose e dei loro luoghi di origine. Questa campagna, che non è la prima di questo genere nel paese, si rivolge anche ai migranti e verrà diffusa per due mesi durante il periodo natalizio e fino all’inizio del nuovo anno 2016.

L'Ungheria è chiamata a contribuire agli sforzi di tutta l'UE. Le organizzazioni sottolineano collettivamente la necessità che il governo ungherese riconosca che i rifugiati arrivano in Europa dopo aver subito traumi, tragedie e gravi perdite nella ricerca di speranza e dignità e per iniziare una nuova vita lontano dagli sconvolgimenti provocati da guerre e conflitti. Come parte del sistema comune europeo, l'Ungheria è chiamata a contribuire agli sforzi congiunti per affrontare la più grande crisi dei rifugiati del continente dalla seconda guerra mondiale e a rispettare i propri impegni giuridici internazionali in questo campo, così come sanciti sia dal diritto internazionale che dalla Convenzione europea dei diritti umani.

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