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domenica 7 aprile 2019

Camerun, rapporto Human Rights Watch: uccisi 170 civili in 6 mesi nelle regioni anglofone da forze governative

Nema News
Secondo il nuovo rapporto di Human Rights Watch, le forze governative nelle regioni anglofone del Camerun hanno ucciso almeno 170 civili negli ultimi sei mesi. Anche se a causa delle continue violenze e delle difficoltà di accesso a zone remote, il numero di decessi tra i civili potrebbe probabilmente essere superiore. I disordini in corso hanno determinato lo spostamento di più di mezzo milione di persone.


Il conflitto armato è scoppiato nel 2017 nelle regioni anglofone nord-occidentali e sud-occidentali del Paese dopo che il governo ha represso violentemente le proteste pacifiche iniziate l’anno prima contro l’emarginazione percepita della popolazione di lingua inglese.


Nel rapporto di Human Rights Watch si descrive l’uso della forza indiscriminata da parte delle unità speciali dell’esercito. Distrutte centinaia di case e edifici pubblici nelle regioni nord-occidentali e sud-occidentali.

Naturalmente il governo Biya ha negato che le forze di sicurezza dello Stato abbiano effettuato abusi ai danni dei civili.

Almeno 30 casi sono pendenti nei tribunali militari di Bamenda e Buea per crimini quali tortura, distruzione di proprietà, violazione di ordini e furti.

Federica Iezzi

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