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Giulia Tranchina, legale che vive a Londra e specializzata in diritto d’asilo, è in contatto con i prigionieri del centro. Secondo quanto raccontato al Guardian, uno di loro è riuscito a fuggire prima che cominciassero a sparare: ''Stavamo pregando tutti insieme, i miliziani sono entrati chiedendo i nostri telefoni. Noi abbiamo rifiutato e hanno iniziato a sparare''.
''Molte di queste persone hanno già subito la violenza dei centri, alcune diverse volte dopo essere state intercettate in mare e riportate in Libia. Questo attacco senza senso poteva essere evitato se gli appelli lanciati due settimane fa per evacuare i migranti dalla Libia fossero stati ascoltati'', ha dichiarato Hassiba Hadj-Sahraoui, consulente umanitaria di MSF per la Libia e il Mediterraneo.
video Msf / Twitter
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