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domenica 7 gennaio 2018

Gli attivisti civili contro Israele - Netanyhau: fermi le deportazioni verso il Ruanda

Globalist
Le Ong denunciano i rischi di morte e tortura per i migranti che il governo israeliano vorrebbe cacciare.



Negli scorsi giorni in Israele sono scattate delle misure per indurre migliaia di profughi africani a lasciare il paese entro 90 giorni. Ora molte Ong hanno lanciato un pubblico appello al premier Benyamin Netanyahu affinchè le blocchi, in quanto - secondo quanto riferito dal Jerusalem Post - ''Israele manda questi profughi in un Paese insicuro. Molti di loro rischiano la morte''.

''Nel Ruanda non c'e' sicurezza. Quanti vi sono gia' stati espulsi da Israele si sono trovati esposti a minacce fra cui rapimenti, torture e traffici umani. Anche la' sono costretti a vivere da profughi. Solo pochi di loro riescono infine a raggiungere un Paese sicuro''. L'appello e' stato sottoscritto dalla sezione israeliana di Amnesty International, dalla Associazione per i diritti civili Acri, dalla Ong Kav laOved che is occupa dei diritti sociali dei lavoratori stranieri in Israele, e dalla organizzazione di assistenza ai profughi Assaf. 


Due giorni fa il premier Beyamin Netanyahu ha affermato alla Knesset che Israele e' riuscito a bloccare del tutto gli ingressi illegali di africani in Israele, con la costruzione di una barriera lungo il confine con l'Egitto, e che adesso ha inizio la fase del loro ritorno in Africa.''Si erano stabiliti qua 60 mila infiltrati illegali. Ne abbiamo fatti uscire 20 mila e adesso - ha precisato - l'obiettivo e' di far uscire i rimanenti''. ''Essi hanno una scelta semplice: cooperare con noi e partire spontaneamente, in maniera onorevole ed umana - ha osservato, riferendosi agli incentivi economici garantiti loro. - Altrimenti saremo obbligati a ricorrere ad altri mezzi di cui possiamo disporre per legge'', ossia ad una reclusione a tempo indeterminato. 

In prevalenza si tratta di cittadini del Sudan e dell'Eritrea. Israele ha ricevuto l'assenso di Uganda e Ruanda ad accoglierli, a condizione che la loro partenza sia ''volontaria'' e che non si tratti di vere e proprie espulsioni. Per indurre i migranti a partire Israele garantisce a ciascuno di loro 3.500 dollari. Secondo la stampa tale offerta scadra' fra tre mesi. Quanti non l'avranno sfruttata, rischiano di perderla.

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