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martedì 9 ottobre 2018

Difendiamo la libertà di espressione - Firma l'appello al Presidente del Consiglio

Articolo21 e Progressi
Signor Presidente,
siamo cittadine e cittadini preoccupati per la serie di intimidazioni che alcuni esponenti del suo governo stanno rivolgendo a giornalisti, scrittori e professionisti dell'informazione perché critici verso le loro politiche.
Le rivolgiamo un appello affinché si pronunci in modo fermo in difesa della libertà di espressione e manifestazione del pensiero, del diritto di cronaca, di critica e di satira, principi fondanti della nostra Repubblica e della nostra democrazia.
Anziché rispondere in modo aperto alle critiche e alle inchieste giornalistiche che li riguardano, i ministri degli Interni e del Lavoro hanno lanciato intimidazioni a chi dissente, tradendo lo stesso mandato delle istituzioni che rappresentano.


Perché è importante?
Ogni tentativo di attaccare, delegittimare e intimidire chi dissente dalle politiche di un governo indebolisce le istituzioni e con esse la coesione sociale, portandoci verso derive autoritarie che gli italiani non vogliono tornare a vivere.
Citiamo, a questo proposito, le prime righe dell'Articolo 21 della Costituzione italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato "l'importanza primaria della libertà di informazione, un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione".

Se il governo da lei presieduto consente a un ministro di minacciare un giornalista noto, che ha risorse e mezzi per difendersi, che cosa accadrà ai tanti giornalisti che non godono delle stesse possibilità?

Nelle classifiche internazionali della libertà di informazione l'Italia già occupa una posizione non degna di un paese democratico. Non facciamo altri passi indietro, difendiamo la libertà di espressione!

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