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domenica 7 giugno 2015

Vescovi del Venezuela: amnistia per i prigionieri politici. Maduro cancella visita e Roma e l'incontro con papa Francesco

Radio Vaticana 
Questa intervista è stata rilasciata prima della cancellazione della visita di Maduro a Roma dove doveva incontrare Papa Francesco (Vedi articolo in coda al post)
Il presidente della Conferenza episcopale venezuelana, mons. Diego Padròn ha chiesto una legge di amnistia per la liberazione dei prigionieri politici e il ritorno di quelli che sono in esilio. 

In visita, ieri, ai dirigenti dell’organizzazione Gioventù Unita del Venezuela, che scioperano nella chiesa di Guadalupe a Caracas in solidarietà con i politici detenuti, l’arcivescovo di Cumanà si è unito alle voci che sollecitano il governo a dare accesso all’assistenza medica ed alla visita dei familiari e dei legali di Leopoldo Lòpez, di Daniel Ceballos e degli altri prigionieri che da circa 15 giorni sono in sciopero della fame. “Uno sciopero della fame deve essere fatto in piena libertà e consapevolezza dei propri rischi, ma lo Stato deve comunque offrire delle garanzie perché è in gioco la vita e la salute degli scioperanti” ha affermato mons. Padròn

Mons. Padròn fiducioso dell’incontro domani tra Maduro e Papa Francesco
In dichiarazioni al giornale “El Nacional”, mons. Padròn si è detto “fiducioso” degli esiti positivi che avrà l’incontro di domani tra il Presidente Nicolàs Maduro e Papa Francesco. “Il Papa conosce bene la nostra situazione e, magari, darà dei consigli al nostro Presidente e anch’io confido che il Presidente ascolterà il Santo Padre”, ha detto. Infine, il presidente della Cev ha affermato che le tensioni nel Paese potrebbero ridursi se il governo fissasse la data delle elezioni parlamentari che è una delle richieste degli scioperanti. 

L’incontro con gli studenti è avvenuto all’indomani della diffusione di un comunicato della Commissione di giustizia e di pace dell’episcopato venezuelano che chiede il rispetto dei diritti umani dei prigionieri.

L’episcopato denuncia la violazione dei Diritti Umani dei prigionieri politici.
La nota dei vescovi critica “lo sconcertante trasferimento” dell’ex-sindaco Daniel Ceballos, lo scorso 23 maggio, ad un carcere giudiziario a 150 km da Caracas, senza avvertimento previo dei legali e dei familiari. “Questo ha generato - si legge nel documento - il deterioramento della salute fisica che, unito alle condizioni disumane della reclusione, hanno messo in grave rischio la vita e l’integrità personale di Ceballos”.

Appello dei vescovi: garantire la salute e l’integrità personale dei prigionieri politici
Il comunicato condanna anche il rifiuto delle autorità all’assistenza medica e alla visita dei familiari al dirigente politico Leopoldo Lòpez, promotore dello sciopero della fame per chiedere al governo di fissare la data delle elezioni legislative e la presenza di osservatori internazionali come l’Unione Europea e la Oea (Organizzazione degli Stati Americani). Nel testo, l’episcopato esorta il governo a rispettare le raccomandazioni dell’Alto Commissariato delle Nazione Unite per i diritti umani, affinché vengano garantite la salute e l’integrità personale dei prigionieri politici. Inoltre, i vescovi sollecitano i permessi per gli organismi di carattere umanitario, come la Croce Rossa e la stessa Commissione episcopale di giustizia e pace.

Appelli dal mondo al Papa
Domani, è prevista l’udienza di Papa Francesco al presidente venezuelano Nicolas Maduro, in visita a Roma per partecipare all’Assemblea annuale della Fao. L’annuncio della visita in Vaticano ha mobilitato innumerevoli organizzazioni di diritti umani e leader politici del mondo che hanno scritto al Pontefice, chiedendo la sua mediazione per la liberazione dei prigionieri politici nel Paese sudamericano. Tra questi, gli ex presidenti di Colombia e Bolivia, il leader dell’opposizione in Venezuela, Henrique Capriles, il responsabile per l’America Latina di Human Rights Watch e i membri del Club di Madrid che, dal 2002, riunisce più di un centinaio di ex Presidenti ed ex premier democratici del mondo. (A cura di Alina Tufani)


Euro News
È stato cancellato il viaggio del presidente Nicolas Maduro a Roma. Il capo di stato venezuelano avrebbe dovuto incontrare Papa Francesco e partecipare alla conferenza generale della Fao. Maduro ha spiegato in un’intervista televisiva di non poter viaggiare perché affetto da otite e influenza.

Per molti osservatori all’origine della cancellazione c‘è più che altro la lettera aperta inviata da Human Rights Watch a Papa Bergoglio in cui si chiede al Pontefice di affrontare nell’incontro con Maduro la violazione dei diritti umani e la repressione dell’opposizione nel paese.

Temi cari a Papa Francesco reduce dal viaggio a Sarajevo,città simbolo della guerra balcanica del 92-95. Nella capitale bosniaca il Pontefice davanti a una folla di migliaia di fedeli si è presentato come “un pellegrino di pace e di dialogo”.

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