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venerdì 6 settembre 2013

Siria, gli islamisti attaccano il villaggio cristiano di Maalula

Vatican Insider
Attentati suicidi e lanci di proiettili su uno dei luoghi più cari ai cristiani del Medio Oriente

Nella giornata di mercoledì 4 settembre i miliziani islamisti del gruppo Jahbat al-Nusra - legato alla rete di al-Qaida - hanno attaccato il villaggio cristiano di Maalula, 56 chilometri a nord-est di Damasco. Secondo la ricostruzione fornita dal Syrian Observatory for Human Rights - organizzazione vicina all'opposizione siriana, con base a Londra – un checkpoint dell'esercito regolare all'entrata del villaggio sarebbe stato conquistato dai miliziani islamisti grazie anche a un attentato suicida. Una suora ortodossa, parlando con alcune agenzie internazionali sotto anonimato, ha confermato che da ieri gli islamisti sparano su Maalula dalle montagne sovrastanti.

Il villaggio rupestre di Maalula è uno dei luoghi più cari ai cristiani della Siria e di tutto il Medio Oriente. Parte della popolazione locale parla ancora l'aramaico, la lingua di Gesù. Lì si trovano il Santuario di Sergio e Bacco (tenuto da sacerdoti greco-melkiti) e quello di Santa Tecla, sorto intorno alla grotta santa dove secondo la tradizione locale la discepola di san Paolo passava la sua vita di ascesi e preghiera curando i malati con l’acqua di una sorgente miracolosa.

Nel santuario di Santa Tecla si entra a piedi scalzi e si prega in ginocchio o seduti sui tappeti damascati, come nelle moschee. Le suore ortodosse, prima della guerra, accoglievano i pellegrini e curavano una cinquantina di orfani affidati loro dallo Stato.

Gianni valente

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