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venerdì 1 novembre 2019

Papa Francesco: "È un dovere morale rispettare i detenuti indipendentemente dalla natura e dalla gravità dei crimini che esse possono aver commesso anche in tempo di guerra"

L'Osservatore Romano
Udienza ai partecipanti al corso di formazione dei cappellani militari cattolici. Anche nel contesto dei conflitti armati il rispetto della dignità e dell'integrità fisica dei detenuti "è un dovere morale a cui ogni persona e ogni autorità è chiamata". 


Lo ha affermato Papa Francesco nel discorso rivolto giovedì mattina, 31 ottobre, ai partecipanti a un corso di formazione per i cappellani militari cattolici, svoltosi nei giorni scorsi all'Augustinianum.

Durante l'udienza, svoltasi nella Sala Clementina, il Pontefice ha ricordato che "il diritto internazionale umanitario prevede numerose disposizioni in ordine alla protezione della dignità dei detenuti, specialmente per quanto concerne il diritto applicabile ai conflitti armati internazionali". 

Esse, ha detto, hanno un "fondamento etico" e una "importanza cruciale" per "la salvaguardia della dignità umana nel tragico contesto dei conflitti armati", e per questo vanno "adeguatamente e rigorosamente rispettate e applicate". Ciò vale anche "nei confronti delle persone detenute, indipendentemente dalla natura e dalla gravità dei crimini che esse possono aver commesso". 

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