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martedì 26 novembre 2019

Cina, la verità dalla fuga di documenti. Come funzionano i “lager” per gli uiguri musulmani

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I documenti ottenuti dall’International Consortium of Investigative Journalism rivelano un sistema di prigionia di massa


Un lavaggio del cervello sistematico per milioni di uigiri musulmani detenuti in Cina nella regione dello Xinjiang. È quanto rivelano i documenti ufficiali delle autorità cinesi di cui è entrato in possesso l’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ), a cui appartengono anche la Bbc e il The Guardian.

I documenti classificati sono arrivati all’ICIJ attraverso una catena di uiguri esiliati. Il governo cinese sostiene però da tempo che i campi dello Xinjiang offrano istruzione e formazione volontaria contro l’estremismo alla minoranza uigura. Dai documenti trapelati, ribattezzati China Cables, emerge invece come Pechino abbia dato istruzioni precise su come gestire questi posti: cioè prigioni di massima sicurezza, con una rigida disciplina, punizioni e divieto di fuga, dove la vita dei detenuti viene monitorata continuamente.

Negli ultimi due anni attraverso descrizioni, testimonianze di ex detenuti, e immagini satellitari è emerso un sistema di campi gestiti dal governo nello Xinjiang abbastanza grande da contenere un milione o più di persone. Ultima in ordine di tempo è la rivelazione fatta dal New York Times che attraverso documenti classificati ha svelato gli ordini impartiti dal presidente cinese Xi Jinping in merito alla repressione degli uiguri: “Nessuna pietà”.ù

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