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mercoledì 2 gennaio 2019

Decreto sicurezza - Migranti: Orlando sospende la norma che toglie la residenza alla scadenza del soggiorno umanitario compresi i minori.

La Repubblica
Il sindaco di Palermo ha disposto di sospendere la misura che, alla scadenza del permesso di soggiorno per motivi umanitari, i cittadini stranieri non potranno più iscriversi all'anagrafe. L'esponente del governo replica su Twitter.



Orlando chiede al responsabile dell'anagrafe di "approfondire tutti i profili giuridici anagrafici" che deriveranno dall'applicazione della norma, ma, in attesa di questo approfondimento, scrive il sindaco "impartisco la disposizione di sospendere, per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica".

Alla scadenza del permesso di soggiorno per motivi umanitari, i cittadini stranieri non potranno più iscriversi all'anagrafe; ma la norma colpisce anche i minori non accompagnati (i quali hanno tutti il permesso di soggiorno per motivi umanitari), e gli stranieri che hanno il permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Su Twitter la replica di Salvini: "Con tutti i problemi che ci sono a Palermo, il sindaco sinistro pensa a fare "disobbedienza" sugli immigrati...", scrive il ministro dell'Interno.

"Il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro paese", dice il sindaco di Palermo. "Siamo davanti ad un provvedimento criminogeno - prosegue Orlando -. Ci sono migliaia, centinaia di migliaia di persone che oggi risiedono legalmente in Italia, pagano le tasse, versano contributi all'Inps e fra qualche settimana o mese saranno 'senza documenti' e quindi illegali. Questo significa incentivare la criminalità, non combatterla o prevenirla".

"E' certo, l'ho già detto più volte, che su alcuni temi, il rispetto dei diritti umani fra questi, il sindaco di Palermo ha una visione ed una cultura diversa da quella del ministro dell'Interno - aggiunge Orlando - ma qui siamo di fronte ad un problema non solo ideologico ma giuridico, non si possono togliere diritti a cittadini che sono in regola con la legge, solo per spacciare per 'sicurezza' un intervento che puzza molto di 'razziale'".

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