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martedì 1 settembre 2015

La Commissione europea prepara un nuovo diritto d'asilo

La Repubblica
Roma - Ora che il dramma migranti mette in difficoltà e scuote le coscienze di quasi tutti i governi europei, Bruxelles prepara il rilancio per imbrigliare la crisi. 


La data cruciale è l'8 settembre, giorno nel quale a sorpresa la Commissione europea approverà un robusto pacchetto con nuove misure poi da sottoporre ai governi con il quale chiederà alle capitali di accogliere un numero di migranti sbarcati in Italia e Grecia superiore ai 40mila chiesti a maggio. Ma soprattutto l'esecutivo comunitario emenderà in modo permanente le regole di Dublino sull'asilo all'insegna della solidarietà verso i paesi sotto pressione.

La Commissione guidata da Jean-Claude Juncker a maggio ha approvato la sua agenda sulle migrazioni, un progetto ambizioso ridimensionato tra giugno e luglio dai governi. Basti pensare alla fine delle quote per la ripartizione dei migranti sbarcati in Italia e Grecia: per Bruxelles si doveva partire da 40mila da ridistribuire obbligatoriamente tra i soci dell'Unione, ma la rivolta guidata da Polonia e dalle altre capitali dell'Est, appoggiate da Madrid, ha depotenziato l'iniziativa al punto che a luglio le quote sono diventate volontarie e si è faticosamente arrivati alla ripartizione di 32mila richiedenti asilo.

Le tragedie degli ultimi giorni e l'epicentro della crisi che si è allargato all'Europa centrale ora danno maggior forza a Bruxelles. Se le imminenti elezioni in Spagna e Polonia non lasciano sperare in un ammorbidimento di Mariano Rajoy ed Ewa Kopacz, le sortite pubbliche della Merkel, da sempre favorevole alla solidarietà in materia di immigrazione ma fino a poche settimane fa più coperta, fanno pensare che la pressione tedesca possa travolgere le resistenze dei governi più egoisti.

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