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lunedì 4 maggio 2015

Immigrazione, altri cadaveri al largo della Libia - 16 i barconi lanciano l'allarme, 4 già soccorsi

 Ansa
Ancora morti nel canale di Sicilia: almeno una decina di cadaveri di migranti sono stati recuperati al largo della Libia dai mezzi impegnati nelle operazioni di soccorso. Attualmente sono 16 i barconi che hanno lanciato l'allarme, quattro dei quali sono stati già soccorsi.
Nei soccorsi ai migranti sono impegnati diversi mezzi della Capitaneria di Porto, della Marina militare e imbarcazioni civili. I primi tre morti sono stati recuperati dal mercantile 'Prince 1': i migranti, probabilmente morti per gli stenti della traversata, erano a bordo di un gommone con 105 persone soccorso 45 miglia a nord est di Tripoli. 

Altri 4 cadaveri erano invece a bordo di un altro gommone con 73 migranti, soccorso dal mercantile Zeran a 35 miglia a nord est di Tripoli. Sul gommone c'erano anche altri due migranti le cui condizioni sono gravissime: al momento i soccorritori stanno tentando di rianimarli. 

Altri 3 migranti, infine, sono morti lanciandosi dal gommone su cui stavano viaggiando nel tentativo di raggiungere il 'Med 8', un rimorchiatore che si stava avvicinando per i soccorsi. Il gommone, con 80 persone a bordo, è stato intercettato a 35 miglia a nord di Zhuwara. Quando hanno visto i soccorsi, 3 migranti si sono buttati in acqua ma non ce l'hanno fatto e i loro cadaveri sono stati recuperati dall'equipaggio.

Intanto Trecentottantadue immigrati somali, soccorsi nel Canale di Sicilia, sono sbarcati nel porto di Trapani dalla nave container battente bandiera liberiana "Santa Giorgina". Tra i 382 anche 78 donne (4 sono in stato di gravidanza), un neonato e tre minori. Un gruppo sarà trasferito in centri di accoglienza in Basilicata, Umbria e Toscana. Una parte degli immigrati sarà invece ospitata in strutture ricettive del Trapanese.

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