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sabato 5 novembre 2016

Migranti 239 vittime. Non anestetizziamoci alle stragi nel Mediterraneo! Restiamo umani! di Mario Giro

Facebook - Mario Giro
Un'altra strage di migranti. Sarebbero 239 (ma il numero sembra già destinato ad aumentare) le vittime di ieri nel Mediterraneo, dove erano sono stati salvati ventinove migranti e recuperati dodici cadaveri da un gommone semi-affondato, 25 miglia a Nord delle coste libiche. 



Sempre ieri le navi dell'ong Moas hanno salvato 316 migranti nel Canale di Sicilia. Responder ha preso a bordo 178 persone da due gommoni. Phoenix altri 138 profughi che all'equipaggio hanno raccontato di avere lasciato Sabrata mercoledì sera alle 22 e di essere rimasti per sette ore in mare alla deriva.
Pietro Bartolo, medico del Poliambulatorio di Lampedusa, protagonista del film 'Fuocoammare' ne ha molte di storie da raccontare. Anche riguardo all'ultimo naufragio: 
"I racconti dei 29 superstiti sono raccapriccianti - dice - Hanno raccontato che per la farli salire su questi due gommoni fatiscenti hanno sparato a un uomo uccidendolo. I migranti si erano accorti che i gommoni erano fatiscenti e il mare non era nelle condizioni per una navigazione tranquilla. Nonostante questo li hanno fatti partire e dopo poche miglia è successa la tragedia". 
"Una donna superstite - aggiunge Bartolo - ha raccontato che per salvarsi si è aggrappata a un cadavere. Ma quando sono arrivati i soccorritori per la maggior parte di loro non c'è stato nulla da fare. In un gommone erano presenti sicuramente tre bambini, di cui uno era la figlia di una signora superstite. Ci ha fatto vedere la foto della figlia, era una mamma davvero inconsolabile. Abbiamo cercato di confortarla ma una mamma che perde una bambina non è facile da consolare. Dobbiamo pensare che sono persone con i nostri stessi sentimenti, non sono alieni". 

Sulle stragi in mare interviene anche il presidente Sergio Mattarella, secondo cui la crisi dei migranti si può "definire come l'emergenza umanitaria di questo inizio di secolo". Un fenomeno "le cui dimensioni forse non sono state ancora comprese appieno". 
Concordo. L'eco mediatico di bassissima intensità su questa nuova tragica vicenda lo conferma. Non anestetizziamoci alle stragi nel mediterraneo, a chi muore di speranza. Restiamo umani. L'appello di Andrea RIccardi non rimanga inascoltato. L'Europa applichi su larga scala il modello dei corridoi umanitari. 
Continuerò a battermi perché si realizzi il patto con il mediterraneo per un contenimento umano dei flussi e uno sviluppo cooperativo e corresponsabile con i Paesi da cui si fugge.

1 commento:

  1. I cittadini europei vogliono davvero i rifugiati vicino alle loro case? Sì, questa è la domanda. Siamo tutti esemplari nel rispondere a domande come: Pensi che il tuo paese dovrebbe accettare i rifugiati? Siete disposti a fare spazio per i rifugiati in Europa? Ma poi passerebbero come le prigioni, impianti di smaltimento, la discarica o aeroporti non desiderate accanto alla propria casa, perché sono fastidiosi, puzzolenti, fanno rumore, portano il crimine, ecc, ecc. E 'vero che ci sono i cittadini, le organizzazioni, comuni o comunità che hanno messo a disposizione dei rifugiati piani, centri multimediali o scuole disponibili a lavoro con i rifugiati; ma è anche vero che sono meno e che alcuni di loro, lo hanno fatto per ragioni puramente politiche o di propaganda. https://planckito.blogspot.com.es/2016/11/l-rifugiati-in-europa-la-parodia.html

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