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mercoledì 17 giugno 2015

Emergenza immigrazione: la Commissione Ue propone il carcere da 6 a 18 mesi

La Stampa
La lettera del commissario Ue Dimitris Avramopoulos inviata ai governi nazionali alla vigilia del Consiglio dei ministri degli Interni in corso a Lussemburgo: “Per assicurarsi che gli irregolari siano effettivamente rimpatriati, si dovrebbe ricorre all’incarcerazione, come una legittima misura di ultima istanza”
Usare anche il carcere - solo se serve e non a cuor leggero - per esser certi che gli stranieri espulsi lascino effettivamente il paese e non spariscano nel nulla. La Commissione Ue scrive agli stati e ricorda che, «per assicurarsi che i migranti irregolari siano effettivamente rimpatriati, si dovrebbe ricorre all’incarcerazione, come una legittima misura di ultima istanza, laddove sia necessario impedire che gli illegali prendano il largo». La reclusione è ammissibile fino a un massimo di sei mesi, che possono diventare diciotto in caso di mancata collaborazione.

«L’efficacia del sistema europeo per il rimpatrio dei clandestini deve essere rafforzato», afferma il commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, in una lettera inviata ai governi nazionali alla vigilia del Consiglio dei ministri degli Interni in corso a Lussemburgo. Solo il 39 per cento degli espulsi viene in media mandato a casa, davvero troppo poco.

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