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sabato 13 giugno 2015

Venezuela: l'arcivescovo sudafricano Tutu chiede liberazione degli oppositori in carcere

Ansa
Desmond Tutu, l'arcivescovo sudafricano premio Nobel per la pace nel 1984, ha chiesto al presidente venezuelano Nicolas Maduro di liberare i prigionieri politici nel suo paese, in un lungo articolo nel quale ha criticato duramente l'atteggiamento dei governi sudamericani riguardo alla situazione a Caracas.
"Una nuvola scura incombe sul vertice" fra Ue e Celac che si è chiuso ieri a Bruxelles: "mentre centinaia di politici si riuniscono intorno a pasti suntuosi e si godono il vino buono, 77 prigionieri di coscienza sono rinchiusi nelle prigioni del Venezuela", scrive Tutu in un articolo pubblicato dal quotidiano spagnolo El Pais Secondo l'arcivescovo anglicano "la situazione attuale dei diritti umani in Venezuela è preoccupante", perché dopo le proteste di piazza del 2014 "il governo ha risposto con la forza" e un anno dopo "le cose stanno peggio".

"Che un governo - aggiunge - agisca in questo modo contro i suoi propri cittadini quando esercitano la loro libertà di espressione è atroce". Tutu ricorda il caso di Leopoldo Lopez e Daniel Ceballos, due dei dirigenti dell'opposizione attualmente in carcere, sottolineando che "come altri famosi attivisti della non violenza, come Mahatma Gandhi e Martin Luther King, stanno pagando un prezzo molto alto per la loro ricerca di giustizia".

In quanto alla reazione internazionale per la crisi in Venezuela, il religioso sudafricano ha sottolineato che "dovendo affrontare il collasso potenziale di un paese che chiamano fratello, i leader dell'America Latina hanno reagito con il silenzio: invece di difendere i diritti umani universali, si sono nascosti dietro alla scusa della non ingerenza".

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