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venerdì 5 settembre 2014

Popoli in fuga - E’ grave crisi umanitaria non emergenza sanitaria. Offensivo lanciare slogan senza fondamento

Repubblica Blog
Dire che immigrati e rifugiati diffondono la tubercolosi è fuorviante.
Sulle navi Mare Nostrum ci sono presìdi medici, protocolli e professionisti che operano controlli e i casi sospetti vengono indirizzati alle strutture ospedaliere.
Continuare a indicare chi fugge dalle guerre con il termine “clandestino” non solo è offensivo e discriminatorio ma soprattutto è sbagliato, anche sotto il profilo legale.

Non è ragionevole affrontare il problema di migliaia di persone in fuga da guerre e persecuzioni con gli slogan.

I tempi sono maturi per dare invece tutti gli strumenti, le informazioni, i riferimenti affinché i cittadini possano leggere un fenomeno in modo che corrisponda il più possibile alla realtà, senza terrorismi.

E torno a ripetere a rischio di apparire ridondante: sono più di 100 mila le persone arrivate sulle coste italiane; circa la metà siriani ed eritrei, quindi rifugiati.

Germania e Francia accolgono ognuna almeno 200 mila rifugiati, la Svezia oltre 100 mila.
In Italia vengono accolti, pur se con forti carenze in termini di integrazione, oltre 70 mila rifugiati.


Nel corso di questi anni in cui migliaia di persone hanno trovato protezione in Europa, mai si è verificata un’epidemia di tubercolosi; non siamo quindi di fronte ad un’improvvisa nuova emergenza sanitaria, bensì a crisi umanitarie senza precedenti che richiedono immediate risposte.


di Carlotta Sami

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