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domenica 24 marzo 2013

Italia - Napoli carcere Secondigliano - Sepe: "Chiederò udienza al papa per i detenuti napoletani"

La Repubblica


Il cardinale in visita ai detenuti della casa circondariale di Secondigliano. Celebrata la messa per le festività pasquali.
(...)"Al papa chiederò una udienza riservata per i detenuti degli istituti di pena di Napoli". Lo ha annunciato il cardinale Crescenzio Sepe parlando oggi ai reclusi del carcere di Secondigliano in occasione della celebrazione della messa per le festività pasquali. "Perché Cristo liberamente ha accettato di morire sulla croce? Perché su quella croce ci sono le croci di tutta l'umanità", ha aggiunto Sepe. Ai reclusi il cardinale ha voluto impartire anche la "benedizione del papa".
Nella delegazione di detenuti presenti nella cappella - circa duecento - anche l'ex direttore dell'Avanti, Valter Lavitola. Quando il cardinale Sepe è passato nei viali per raggiungere la cappella alcuni detenuti dalle finestre hanno urlato: "Non vi dimenticate di noi" e "Viva il papa Francesco". L'arcivescovo rivolgendosi ai reclusi ha detto: "Cristo sta in questo carcere tra di voi per aiutarvi a portare la vostra croce".
Sepe ha annunciato l'apertura di un laboratorio artigianale di falegnameria per detenuti in affidamento, l'istituzione di alcune borse lavoro per quei reclusi che seguono un percorso di studio e formazione ma l'applauso più forte si è levato quando il cardinale Crescenzio Sepe, al termine della messa, ha annunciato che a fine maggio saranno rinnovati tutti gli abbonamenti alla pay tv per seguire le partite di calcio.

L'arcivescovo di ha voluto celebrare la funzione nell'istituto penitenziario di Secondigliano che ospita 1200 detenuti. Ma nella cappella hanno potuto trovare posto poco più di 200 persone alle quale è stato distribuito un rosario: "Non dico di recitare ogni giorno cinquanta Ave Maria - ha detto scherzosamente Sepe rivolgendosi ai reclusi - ma almeno una sola per me".

Al presule un recluso ha voluto regalare un quadro che egli stesso ha dipinto. Il cardinale Sepe è stato accolto dal direttore dell'istituto Liberato Guerriero, dal provveditore regionale, Tommaso Contestabile e dal cappellano del carcere, don Raffaele Grimaldi.

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