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lunedì 11 febbraio 2019

Migranti, nuovo allarme nel Mediterraneo. 150 naufraghi alla deriva, 50 donne, 30 bambini. In 100 recuperati e riportati nell'inferno libico.

La Repubblica
L'allarme lanciato da Mediterranea: "In 150 rischiano la vita, Italia e Malta intervengano". Poco dopo una motovedetta di Tripoli ha raggiunto il gommone alla deriva.

La Guardia costiera libica ha soccorso in mare circa cento migranti su un gommone in difficoltà. Ad annunciarlo sono fonti italiane. Questa mattina a lanciare l'allarme era stata Mediterranea Saving Humans, la piattaforma delle associazioni italiane che con nave Mare Jonio si alterna nel Mediterraneo con Sea Watch e Open Arms. Anche se al momento, dopo l’odissea della Sea Watch, non ci sono navi delle Ong in zona.

"Solo grazie ad Alarm Phone che ha raccolto la loro richiesta di soccorso sappiamo che 150 persone, tra cui almeno 50 donne e 30 bambini, sono a bordo di una imbarcazione partita da Al Khoms", il drammatico messaggio di Mediterranea che proseguiva così: "Il motore si è fermato, alcuni stanno male, ci sono donne incinte. Aver svuotato il mare delle navi della società civile non significa avere fermato le partenze, come continua a ripetere il governo. Significa, invece, condannare a morte persone in fuga dall'inferno libico ed eliminare testimoni dei naufragi".

Da qui l'invito alle autorità italiane e maltesi a diramare l'Sos "a ogni nave presente nell'area, senza che questo significhi, come avvenuto nel recente passato, ordinare ai cargo commerciali di riportare le persone soccorse in Libia" perché "ciò configura una gravissima violazione di tutte le Convenzioni internazionali sui diritti umani e del diritto del mare".

Poco dopo, lo stesso Alarm Phone, il servizio telefonico al quale si rivolgono le imbarcazioni in difficoltà nel Mediterraneo, ha lanciato l’allarme per aver "perso contatto con il barcone" che aveva contattato il servizio in mattinata. "Le autorità italiane e maltesi sono state informate - denunciava Alarm Phone - ma ancora una volta hanno rifiutato di assumersi responsabilità e hanno informato la Guardia costiera libica".

Nel pomeriggio il gommone è stato raggiunto da una motovedetta della Guardia costiera libica. Secondo fonti italiane, Tripoli ha assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso, in quanto l'imbarcazione si trovava nell'area Sar di sua competenza, e ha inviato un mezzo nell'area. Al termine delle operazioni di salvataggio sono stati recuperati circa cento migranti.

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