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venerdì 15 febbraio 2019

Africa, sempre più fame: 257 milioni sono denutriti 1/5 della popolazione. 59 milioni di bambini colpiti da arresto della crescita

Avvenire
Secondo l'Onu è cresciuto di 34,5 milioni in un anno il numero di coloro che soffrono la denutrizione nel continente: in totale sono 257 milioni. «Cruciali le rimesse degli emigrati».



I nuovi dati presentati nel rapporto congiunto delle Nazioni Unite, l'Africa Regional Overview of Food Security and Nutrition (Panoramica regionale dell'Africa sulla sicurezza alimentare e la nutrizione) indicano che 257 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica in Africa, capovolgendo i passi avanti realizzati negli ultimi anni.


Quali sono le regioni africane più colpite?
Nel 2017 il 20% della popolazione africana era denutrita. Dei 257 milioni di denutriti, 237 milioni vivono nell'Africa sub-sahariana e 20 milioni nell'Africa settentrionale. Il rapporto annuale delle Nazioni Unite indica che, rispetto al 2015, ci sono 34,5 milioni di persone denutrite in più in Africa, di cui 32,6 milioni nell'Africa sub-sahariana e 1,9 milioni nell'Africa settentrionale. Quasi la metà di questo incremento è dovuto all'aumento di persone denutrite in Africa occidentale, mentre un altro terzo proviene dall'Africa orientale.


Quali sono le conseguenze sui bambini?
A causa della denutrizione, i bambini sotto i 5 anni colpiti da arresto della crescita sono 59 milioni (30,3%), di contro i bimbi sotto i 5 anni in sottopeso sono 9,7 milioni (5%). A livello regionale, la diffusione dell'arresto della crescita nei bambini sotto i cinque anni sta diminuendo, ma solo pochi Paesi sono sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo nutrizionale globale di bloccare questa tendenza. Il numero di bambini in sovrappeso è particolarmente alto nell'Africa settentrionale e meridionale. Secondo il rapporto regionale, i progressi verso la realizzazione degli obiettivi nutrizionali globali dell'Organizzazione mondiale della sanità sono molto lenti nel continente.

Che influenza ha il clima sulla fame?
In molti Paesi, in particolare nell'Africa orientale e meridionale, condizioni climatiche avverse dovute a El Niño hanno portato a un calo della produzione agricola e all'aumento vertiginoso dei prezzi alimentari. La situazione economica e climatica è migliorata nel 2017, ma alcuni Paesi continuano a risentire della siccità e delle scarse precipitazioni. Ma a preoccupare sono innanzitutto gli eventi climatici più estremi e l'aumento della variabilità climatica, che "stanno minacciando di erodere i guadagni realizzati per porre fine alla fame e alla malnutrizione". Nell'ultimo decennio questi eventi estremi hanno colpito in media 16 milioni di persone l'anno e causato annualmente danni per 670 milioni di dollari in tutto il continente africano.

Che ruolo hanno le rimesse degli emigrati?
Le rimesse dalla migrazione internazionale e interna, si avverte nel Rapporto dell’Onu, "svolgono un ruolo importante nel ridurre povertà e fame e nello stimolare investimenti produttivi. Le rimesse internazionali ammontano a quasi 70 miliardi di dollari, circa il 3% del Pil africano e rappresentano un'opportunità di sviluppo nazionale su cui i governi dovrebbero lavorare".

Paolo M. Alfieri

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