Tramite un comunicato stampa rilasciato giovedì, l'ambasciata americana a Khartoum si è dichiarata "inquieta" rispetto alle centinaia di arresti di leader politici, attivisti e semplici cittadini. L'allarme riguarda anche le condizioni di detenzione, definite "inumane". Sembrerebbe che i detenuti siano esposti a trattamenti degradanti e gli sia impedito l'accesso all'assistenza legale e alle visite familiari.

L'ambasciata americana ha dichiarato di "credere nel diritto sudanese di godere delle libertà fondamentali, incluso il diritto di riunirsi pacificamente e senza discriminazione", aggiungendo che gli Usa rinnovano il proprio impegno di lavoro al fianco del Sudan per progredire in diverse direzioni, prime tra tutte la protezione dei diritti umani e le libertà. Le osservazioni dell'ambasciata arrivano in un momento in cui le relazioni tra Washington e Khartoum sono ai massimi storici dopo anni. Il 12 ottobre 2017 è stato revocato l'embargo imposto dagli Usa al Sudan nel 1997.
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