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sabato 17 luglio 2021

Arabia Saudita. "Donne attiviste per i diritti umani torturate nelle carceri": la denuncia di Hrw. Le testimonianze delle guardie carcerarie

Il Messaggero
Scariche elettriche, frustate, pestaggi e violenze sessuali, carceri "segrete": un nuovo rapporto di Human Rights Watch (Hrw), basato sulla testimonianza di alcune fra le stesse guardie carcerarie, alza un velo inquietante sulle prigioni femminili in Arabia saudita e sul trattamento riservato nel 2018, in particolare a detenute di rango elevato: per lo più avvocati e attiviste dei diritti umani e delle donne.


Fra le persone ad aver subito abusi e torture figurano, secondo Hrw, anche la nota avvocata per i diritti delle donne Loujain al-Hathloul, e l'attivista (uomo) Mohammed al-Rabea.

Il rapporto, spiega Hrw, è basato su alcuni messaggi di testo inviati da secondini testimoni di questi trattamenti, che insieme ad alcune testimonianze, formano un mosaico piuttosto sinistro: "Nuove prove che indicano l'uso di torture brutali su donne che difendono i diritti delle donne e altri detenuti di alto profilo mettono ancora più a nudo il disprezzo saudita per lo stato di diritto e il fallimento di qualunque credibile tentativo di indagare su queste accuse", dichiara in una nota Michael Page, vicedirettore dell'Ong umanitaria per il Medio Oriente e il Nord Africa.

"Lasciare che chi compie abusi la passi sempre liscia significa mandare loro il messaggio che possono torturare impunemente senza dover mai rispondere di questi crimini", ha aggiunto Page. 

Le testimonianze riportate da Hrw si riferiscono in particolare al carcere di Dhabhan, a nord di Gedda, e a un'altra prigione definita "segreta".

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