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lunedì 13 gennaio 2020

Migranti - La vergogna della condanna del comandante della Lifeline, Claus Peter Reischche punito con una multa di 300 mila euro per aver salvato 104 persone. Applicazione del "Decreto sicurezza"

Globalist
Claus Peter Reisch con la nave Eleonore ha salvato in estate un gruppo di naufraghi . Vittima del decreto sicurezza di Salvini, vuole incontrare la ministra Lamorgese.
I frutti avvelenati del decreto sicurezza, ossia di quelle norme liberticide e demagogiche che hanno criminalizzato chi salvava vite: adesso ha chiesto di "potere incontrare al più presto" la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese "per sollecitare il governo ad abrogare i decreti sicurezza" che sono "delle leggi disumane" e "non degne di un paese come l'Italia". 

Claus Peter Reisch, il Comandante della nave 'Eleonore' della ong tedesca Lifeline, che la scorsa estate salvò nel Mediterraneo dal naufragio 104 persone, è molto amareggiato. Ieri ha avuto notificato dallo Stato Italiano una maxi multa da 300 mila euro per avere disatteso il decreto sicurezza bis entrando, lo scorso 2 settembre, in acque italiane con i 104 migranti a bordo.

"L'interessato - si legge nella multa che gli è stata notificata - è ammesso al pagamento di una somma in misura ridotta pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa o pari al doppio del relativo importo e precisamente la somma di 300 mila euro entro il termine di 60 giorni dalla contestazione".
"Tutto questo è ingiusto - ha detto Reisch - Io vengo punito per avere salvato 104 vite umane. E' davvero incredibile".
"Secondo l'Italia avrei disatteso il decreto sicurezza fortemente voluto da Salvini, ma io quella notte ero stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza a bordo - racconta Reisch - cosa altro dovevo fare? C'era stato un forte temporale, non si vedeva niente, la visibilità era pari allo zero e le 104 persone erano quasi tutte all'aperto, sul ponte della nave, stipate in poco più di 40 metri. Ognuno poco meno di mezzo metro di spazio a disposizione. Ed erano a bordo da più di una settimana. Dopo il temporale erano tutti bagnati fradici. Erano persone, come si fa a non capirlo? Per cercare di farli riscaldare li abbiamo fatti scendere nelle nostre cabine, quelle dell'equipaggio. Gli abbiamo fatto usare i nostri bagni, pure l'infermeria. Insomma, tutti gli spazi disponibili. Ma non bastavano".
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