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lunedì 18 dicembre 2017

Migranti - Nuovo rapporto UNHCR: cambiamenti delle rotte dei rischiosi viaggi verso l’Europa

UNHCR
Nell’ultimo quadrimestre del 2017 ci sono state alcune trasformazioni nei flussi di migranti e rifugiati in arrivo in Europa. Gli arrivi in Italia dalla Libia sono diminuiti a partire dal mese di luglio. 



Gli arrivi attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale restano comunque elevati rispetto a quelli delle altre rotte per i tre mesi di riferimento, ad agosto e a settembre la rotta del Mediterraneo orientale ha costituito il principale punto d’ingresso in Europa, principalmente a causa dell’aumento degli arrivi via mare in Grecia. 

Nel 2017 è aumentato anche il numero degli arrivi in Spagna, raggiungendo ad agosto il picco di 3.000 nuovi arrivi: ciò significa che durante il mese di agosto sono arrivate in media 100 persone al giorno. Le vie d’accesso in Europa di rifugiati e migranti continuano ad essere diversificate: altre 470 persone sono arrivate in Romania dalla Turchia attraverso il Mar Nero, tra agosto e settembre.

Molte delle persone che arrivano in Europa sono state costrette a fuggire dai loro Paesi d’origine, è il caso dei siriani, degli iracheni e degli afghani. Negli ultimi tre mesi, in seguito alla diminuzione degli arrivi in Italia, le tre nazionalità principali di provenienza delle persone arrivate in Europa attraverso le tre rotte del Mediterraneo sono state quella siriana, marocchina e nigeriana, mentre dall’inizio dell’anno, lungo queste tre rotte, sono arrivate in Europa soprattutto persone provenienti da Nigeria, Siria e Guinea. 

Inoltre sono più di 14.500 i minori non accompagnati e separati (MSNA) entrati nora in Europa durante tutto quest’anno e grande preoccupazione destano le molte donne e ragazze, arrivate in Europa, vittime di tratta.

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