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martedì 19 agosto 2014

America Latina - Situazione molto critica nelle carceri. Sofrffolamentofino al 300% Aumenta numero dei minori

MISNA
Sovraffollamento che oscilla fra il 30 e il 300% e condizioni di vita degradanti, con la saturazione, ad esempio, dei servizi medici, dipingono uno “scenario critico” nel sistema penitenziario di diversi paesi dell’America Latina.


A denunciarlo, la Federazione iberoamericana degli Ombudsman, formata da una ventina di uffici del Difensore civico, speciali procure e commissioni per la tutela dei diritti umani, che ha lanciato un allarme: l’eccessivo numero di persone detenute in esigui spazi non garantisce l’accesso ai servizi igienici e all’assistenza sanitaria “mettendo in grave pericolo la vita delle persone”.

In un rapporto la Federazione documenta anche la situazione in paesi come la Bolivia, dove non esiste sufficiente personale medico, o in Uruguay, dove non ci sono infrastrutture adeguate per curare pazienti cronici. In Colombia, Nicaragua e Portorico risulta inadeguata, per quantità, la distribuzione di alimenti; in Brasile si calcola che il 44% dei detenuti è costretto a vivere in celle insalubri.

A tutto ciò si aggiungono la mancanza di coordinamento fra il sistema giudiziario e quello penitenziario, programmi di riabilitazione insufficienti, la custodia inadeguata alle necessità. Preoccupano la Federazione anche l’incremento dei minori nelle carceri – fra i 12 e i 17, principalmente per furto, omicidio e violenza sessuale, laddove, peraltro, sussiste la coabitazione con gli adulti e mancano programmi socio educativi.

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