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sabato 15 febbraio 2014

HRW: si indaghi sulle violenze in Venezuela dopo le proteste di piazza e scontri, con alcune vittime

Valori.it
Proteste di piazza e scontri, con alcune vittime. E tra tv oscurate perché hanno ripreso le manifestazioni e altre tv che hanno preferito oscurare i cortei, l’ong in difesa dei diritti umani chiede che si faccia luce sulle responsabilità...

Numerose le violenze durante le proteste che hanno infiammato la capitale Caracas e varie località del Venezuela il 12 febbraio. Con le strade affollate di cortei in opposizione al governo del presidente Nicolàs Maduro, successore designato da Hugo Chavez prima della morte, e sostenuti dalla profonda crisi economica che il Paese sta attraversando. Di fronte a un bilancio di almeno tre manifestanti uccisi e più di 60 feriti durante gli scontri con le forze di sicurezza, una richiesta perentoria che si ricerchi la verità sui fatti accaduti arriva da Human Rights Watch, che paventa il fatto che le indagini possano venire usate come pretesto per perseguire gli oppositori politici o per limitare la libertà di parola.

Un timore, quello dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani, che pare suffragato da alcuni elementi. Il governo avrebbe infatti già accusato a mezzo stampa il leader dell'opposizione, Leopoldo López, per le tre vittime (il vicepresidente Elías Jaua l’ha accusato di essere “l'autore intellettuale degli omicidi”), e un giudice di Caracas avrebbe emesso un mandato di arresto per lui. E se già l'11 febbraio William Castillo, direttore del CONATEL, l'autorità che presiede alla televisione di Stato, aveva affermato che la copertura mediatica di episodi di violenza potrebbe violare la legge sulla radiodiffusione venezuelana, dopo le manifestazioni sarebbe rimasto oscurato nel pomeriggio il segnale del canale internazionale di notizie via cavo NTN24, a seguito della sua scelta di offrire copertura alle proteste. HRW cita il gruppo per i diritti umanilocale Provea che ha riferito dell’uso di armi da fuoco e gas lacrimogeni da parte delle forze di sicurezza, mentre non ci sono conferme che altri soggetti fossero armati nelle piazze. Il procuratore generale di Caracas Luisa Ortega Díaz ha confermato che sono 69 le persone arrestate durante gli incidenti.

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