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domenica 5 gennaio 2020

Dietro le sbarre delle prigioni turche, migliaia di innocenti colpevoli di aver criticato Erdogan - di Roberto Saviano

L'Espresso
Erdogan ha messo in galera migliaia di persone colpevoli solamente di criticarlo. La testimonianza dell’artista curda Zehra Dogan.
Quando Enes Kanter, il cestista turco dei Boston Celtics, si è schierato a favore della causa curda contro l’aggressione militare turca, la domanda che gli veniva posta più di frequente era questa : «Ma perché prendi posizione, tu che sei una star del basket in Usa e potresti vivere una vita tranquilla?». Kanter ha sempre risposto che per lui era impossibile tacere perché nelle prigioni turche ci sono migliaia di detenuti innocenti, la cui unica colpa è aver criticato il governo di Erdogan.

Allo stesso modo, quando lo scrittore e giornalista turco Ahmet Altan è stato scarcerato - solo per pochi giorni - dall’ingiusta detenzione cui è costretto dal 2016, ha detto di non riuscire a gioire pienamente perché il suo pensiero andava alle migliaia di persone ingiustamente detenute.

Dalle parole di Kanter e di Altan è evidente che bisogna raccontare cosa accade nelle prigioni turche, che bisogna spiegare chi è detenuto e perché.

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