Ricordare le vittime del Mediterraneo con la promessa di una risposta “di ampio respiro”, sul piano della lotta alla tratta e su quello del contrasto alle emergenze economico-sociali e ai conflitti all’origine delle migrazioni: è il senso di una cerimonia commemorativa in corso ad Addis Abeba, su iniziativa dell’Unione Africana.

Secondo l’Unione Africana, a determinare un aumento del numero delle persone che abbandonano i propri paesi stanno contribuendo “un peggioramento dei conflitti politici, economico-sociali, ambientali e soprattutto armati, le minacce alla pace e alla sicurezza nonché la povertà e altri fattori esterni”.
La commemorazione di oggi segue settimane drammatiche, segnate anche da alcune critiche all’indirizzo dell’organismo continentale e dei dirigenti africani. Tra le accuse rivolte all’Unione Africana anche quella di non aver convocato alcun vertice straordinario dopo la morte il mese scorso di oltre 800 migranti nel Canale di Sicilia.
La commemorazione di oggi segue settimane drammatiche, segnate anche da alcune critiche all’indirizzo dell’organismo continentale e dei dirigenti africani. Tra le accuse rivolte all’Unione Africana anche quella di non aver convocato alcun vertice straordinario dopo la morte il mese scorso di oltre 800 migranti nel Canale di Sicilia.
Delle morti nel Mediterraneo e del destino dei richiedenti asilo si occuperà oggi la Commissione dell’Unione Europea. Attesi i dettagli di un piano che prevede il trasferimento di decine di migliaia di richiedenti asilo giunti in Italia e in Grecia dall’Africa e dal Medio Oriente.
[VG]
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