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martedì 26 maggio 2015

Pakistan, Lahore nuovo attacco a quartiere cristiano per un ragazzo malato di mente accusato di blasfemia

Misna
Resta grave la situazione dei cristiani residenti nel quartiere di Dhoop Saari, a Lahore, Punjab, dopo gli attacchi e i saccheggi subiti ieri pomeriggio da parte di un folto gruppo di musulmani. 


Secondo i media locali, la folla ha incendiato una chiesa e una quindicina di case a causa di un caso di blasfemia in cui sarebbe stato coinvolto un giovane cristiano, Humayon Masih, malato di mente, che, secondo gli accusatori, avrebbe bruciato pagine contenenti versetti del Corano. Sayed Zeeshanul Haq, una delle persone che ha accusato Humayon, ha detto al quotidiano The Express Tribune che il proprietario di una bancherella di tè gli ha indicato il giovane mentre bruciava pagine del Corano e lui, preso atto del fatto, ha consegnato il giovane cristiano alla polizia. “Molte persone si sono radunate sul posto bloccando la strada e alcuni di loro hanno tentato di bruciarlo vivo, ma io lo ho salvato e consegnato alla polizia ” ha detto Haq ai giornalisti.

Sebbene durante la notte pesanti contingenti di polizia e delle forze speciali per la sicurezza siano stati dispiegati nella località, per evitare incidenti peggiori, i media locali di oggi, riferiscono che la maggior parte dei residenti non sono ancora tornati alle loro case, temendo una ripetizione degli attacchi avvenuti nel marzo scorso, nel quartiere cristiano di Youhanabad, sempre a Lahore, quando oltre duecento case cristiane sono state devastate, causando decine di feriti.

I leader dei gruppi per i diritti umani, Life for all Pakistan e Masihi Foundation, hanno condannato con forza quello che hanno definito “un altro atto di abuso della legge sulla blasfemia”. “E’ triste vedere che una folla attacca i deboli e chiede di dar fuoco a un uomo che è mentalmente instabile. Non vogliamo testimoniare un altro omicidio extragiudiziale in nome della religione. (…) Abbiamo già visto abbastanza sangue e abbiamo già portato via abbastanza corpi” ha detto ai giornalisti locali il portavoce delle due organizzazioni per i diritti, aggiungendo che quest’anno la violenza settaria e gli attacchi contro le minoranze nel paese hanno superato ogni previsione.

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